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S. Ildegarda da Bingen, profetessa e visionaria

“ Tieni in ordine il tuo tempio, abbi cura di esso, affinché Viriditas, la Forza Verde, nella quale tu abbracci Dio con amore, non venga attaccata, perché Dio vuole molto bene alla tua anima.”

Hildegard von Bingen, Santa, Dottore della chiesa, 17 settembre

1098 Nasce come decima figlia di Hildebert e Mechthild von Bermersheim, in una famiglia nobile della Franconia, nei pressi di Alzey, non lontano dal fiume Reno. All’età di 6 anni inizia la sua formazione religiosa con la maestra Jutta von Sponheim che la guiderà nei suoi primi anni anche come suora.

1108           a 10 anni, iniziano i lavori del monastero benedettino a Disibodenberg, sulle rovine di un antico monastero. Diventa la casa di monaci e monache (una parte è adibita alla clausura), lavori finanziati dalle famiglie Bermersheim e Sponheim. Nel 1112 Hildegard vi si reca in clausura e poco tempo dopo diventa suora.

A quell’epoca, nei monasteri si praticava un’ascesi durissima. La sua stessa maestra, Jutta, si flagellava, digiunava e si privava della luce del giorno per lunghi periodi. Hildegard lotta fin dall’inizio contro queste pratiche e entra in conflitto con le sue superiori.

1136           a 38 anni, diventa badessa della congregazione, dopo Jutta von Sponheim.

1140           a 42 anni,  nelle sue visioni Hildegard riceve l’incarico da Dio di scrivere tutte quello che riceve nelle sue visioni. L’operato, la vita di Hildegard si basa sulla regola di San Benedetto e sulle Sacre Scritture, e nelle sue visioni dice di non aggiungere nulla di personale. Dirà per tutta la vita di essere semplicemente una tramite della voce di Dio, e non sfrutterà questo dono per creare proseliti intorno a sé.

Non conosce il latino, e dirà sempre di se stessa di essere “ignorante”. In realtà si riferisce le manca l’istruzione latina, che non riuscirà mai a recuperare.

Apprende invece nozioni e conoscenze “moderne” da paesi lontani, forse perché riceve visite da medici e scienziati del periodo, che passano per la Renania, dall’Arabia, Persia, paesi mediterranei, Scandinavia, Spagna ecc. Nonostante questa sua difficoltà con la lingua latina Hildegard diventa una “erudita universale”. Si occupa di spiritualità, etica, medicina, farmacia, musica, poesia

La sua prima opera scritta è “Scivias”, nella quale il monaco Volkmar la sostiene come segretario e scrivano. 8 libri, 35 miniature colorate, artistiche, che illustrano e completano il testo. Anche la consorella Richardis la affiancherà per molti anni nel lavoro culturale e spirituale.

Und ich sprach und schrieb diese Dinge nicht aus Erfindung meines Herzens oder irgend einer anderen Person, sondern durch die geheimen Mysterien Gottes, wie ich sie vernahm und empfing von den himmlischen Orten. Und wieder vernahm ich eine Stimme vom Himmel, und sie sprach zu mir: Erhebe deine Stimme und schreibe also!“ (Esprimo queste cose, a voce e per iscritto, non perché il mio cuore le avesse inventate o perché mi siano giunte da un’altra persona, ma perché le ricevetti dai misteri segreti di Dio, così come le udii e le accolsi dai mondi celesti. E ancora, udii una voce dal cielo, ed essa mi disse: innalza la tua voce, dunque, e scrivi!)

 

Alfabeto: Inventa un -> alfabeto con migliaia di vocaboli e lettere del tutto nuove, compone versi e canzoni, cantate ancora oggi in tutto il mondo. Famose sono anche le immagini che le giungono nelle visioni, che raffigurano sempre la relazione tra uomo-natura-Cosmo/Dio.

Oggi le opere originali sono quasi tutte scomparse, alcune purtroppo durante la seconda guerra mondiale. Esistono però copie in tutta Europa, tra cui alcune autenticate, e nel mondo.

1147           a 49 anni, si rivolge a Bernhard di Clairvaux, chiedendo il suo sostegno nelle sue visioni, ma riceve una risposta diplomatica ma deludente. Ha bisogno di aiuto, si ammala spesso, e si sente in dovere di farsi accompagnare da qualcuno. Papa Eugenio III riconosce il suo dono profetico. D’altro canto diventa lei stessa consulente per persone influenti, politici e medici, anche dell’imperatore Federico Barbarossa, al quale si rivolge in diverse lettere esortandolo a compiere il suo impegno di re ed imperatore, verso il suo popolo, in senso cristiano.

1148                    a 50 anni, Hildegard dà il via alla costruzione del monastero sul Rupertsberg, solo per monache, ma contro la volontà del priore di Disibodenberg. Il nuovo monastero si trova di fronte alla città di Bingen. Negli anni a seguire cercherà con forza di separarsi da Disibodenberg, ma lo otterrà solo nel 1158. Hildegard incontra Federico I, detto Barbarossa, incoronato imperatore a Roma.

1158-1159-1160-1163  a 60 anni, I celebri viaggi per predicare pubblicamente in varie località della Germania e dell’attuale Francia (Alsazia). Contro le eresie e i malcostumi nelle abbazie e nei monasteri, contro i catari. Scrive il Liber vitae meritorum che contiene le 35 virtù e i 35 vizi come cause di malattie dell’anima e del corpo.

Hildegard dà una impronta sociale al suo lavoro, si sente in dovere di lottare per una morale più pulita e per più giustizia e rettitudine. Si appellerà sempre alla “religio”, all’intimo connessione con il Divino, attraverso fede e preghiera. Le consorelle sono esortate a servire il Signore vestendosi di bianco, di ornarsi per le preghiere. Hildegard compone danze e musiche per i momenti liturgici e viene duramente attaccata per questo.

1163 Federico Barbarossa invia una pergamena in cui dichiara che il monastero del Rupertsberg è sotto la sua protezione ed è esente da tasse.

1165           a 67 anni Hildegard acquista il monastero in rovina di Eibingen e lo fa ricostruire. Qui possono vivere anche monache non abbienti. Il monastero esiste tutt’oggi (www.abtei-st.hildegard.de) ed è funzionante.

1171           a 73 anni, quarto viaggio di predicazioni a Maulbronn, a cavallo, Ildegard ha ben 73 anni!

1171 Accade un evento che caratterizza gli ultimi anni di vita della Santa. Il monastero sul Rupertsberg viene interdetto, perché vi viene sepolto un giovane nobile, scomunicato, pentito prima di morire (senza essere però riabilitato ufficialmente). Hildegard lotta perché la salma non sia trasferita, è l’ennesima volta in cui si ribella al volere del vescovo e arcivescovo.

1179           83 anni, finalmente l’interdizione viene sospesa. Hildegard muore il 17 settembre nel suo monastero.

I monasteri di Rupertsberg e Disibodenberg non esistono più (rovine), mentre il monastero Eibingen viene inglobato dalla città (fa parte degli edifici parrocchiali). Il nuovo monastero di Eibingen è sempre un monastero delle monache benedittine, e porta il nome della Santa.

– Curare secondo Hildegard von Bingen –

A quel tempo non esistevano le facoltà di medicina o farmacia sul territorio tedesco. Erano i secoli bui della medicina soprattutto in Europa, mentre in paesi come in Arabia e in Cina si praticavano metodi tradizionali e si continuava a ricercare. I medici provenivano dai conventi, così anche i farmacisti, donne e uomini che guarivano, esperti di erbe, minerali e metalli, soprattutto curavano le levatrici. Il monastero di Rupertsberg era “all’avanguardia”: esisteva una farmacia, una sala per la degenza e la cura dei malati, un laboratorio per la trasformazione delle piante medicinali e la produzione dei rimedi, un ospedale per i viandanti e pellegrini (secondo la regola benedettina), uno spazio per il salasso, una biblioteca con numerosi libri sulla cura.

Hildegard riuscì allora ad unire la conoscenza delle malattie e delle piante secondo la tradizione greco-latina, con la medicina tradizionale tedesca. Sviluppava tuttavia delle convinzioni proprio sull’origine dei disturbi e classificava i rimedi secondo la teoria degli umori (in modo “personalizzato” e difficile da comprendere, oggi). Si presume che fosse a contatto con medici arabi, italiani e spagnoli, perchè introdusse metodi di cura non conosciuti allora in Germania.  Usava per esempio, le pietre semipreziose e i metalli e diede molti consigli di alimentazione.

La base è il pensiero del’unità e dell’insieme: la salute dell’uomo, per Hildegard, dipende da come si rivolge allo spirito, dalla sua fede e spiritualità, dalle sue “buone opere” e da una conduzione di vita sobria. Il principio è che ogni cosa che accade nel mondo delle creature, accade anche nell’uomo.

Hildegard annotò soprattuttto negli anni 1150 le sue visioni*, sia del mondo della natura, piante, animali, pietre, acqua, alimenti ecc., sia dell’uomo, i suoi stati d’animo, le sue preoccupazioni, le malattie, i vizi e le relative virtù. Comprende l’uomo come immerso nella creazione, come microcosmo nel macrocosmo. E’ precursora della cosiddetta visione dello “Homo signorum”, un’immagine raffigurante (“uomo dei segni zodiacali”) in cui le zone del corpo corrispondono ai segni astrologici, e serve al salasso che perdura fino all’ottocento. Questa visione veniva duramente attaccata dalla chiesa cattolica, eppure, soprattutto dopo la traduzione di opere di Tolomeo, l’influsso dell’astrologia sul corpo umano fu studiata sempre più, portando anche all’alchimia dopo il 400 e 500.

* La cosiddetta “Medicina di Ildegarda” è invece una sistema terapeutico costituito nell’età moderna, basata sul sistema di cure ideato da Gottfried Hertzka, medico tedeco, a partire dal 1970. Ha un grande seguito in tutto il mondo, fa parte delle cosiddette “medicina tradizionale europea”.

Dall’elaborazione di D. Manfredi Poillucci: “Oggi, 17 settembre, si festeggia Santa Ildegarda di Bingen. Già negli anni in cui era magistra del monastero di san Disibodo, Ildegarda aveva iniziato a dettare le visioni mistiche, il suo prestigio spirituale crebbe sempre di più, tanto che i contemporanei le attribuirono il titolo di “profetessa teutonica”. Ildegarda si occupò di medicina e di scienze naturali, come pure di musica, essendo dotata di talento artistico. Compose inni, antifone e canti, raccolti sotto il titolo Sinfonia dell’armonia delle rivelazioni celesti, che venivano gioiosamente eseguiti nei suoi monasteri, diffondendo un’atmosfera di serenità, e che sono giunti anche a noi.
Ildegarda è pervasa dall’amore per la natura, che rappresenta il riflesso del suo amore per Dio; osserva le piante, gli alberi da frutto, le erbe, che comincia a ordinare e classificare in base alle caratteristiche, al pari dei migliori ricercatori. Il suo studio e l’attenta osservazione la portano alla creazione di un trattato di botanica, che costituisce una documentazione ancora preziosissima sulle cognizioni e sulle tecniche della medicina popolare del tempo.”

Karin Mecozzi

  • testo tratto da una relazione su Hildegard von Bingen a un convegno interno di formazione in Botanica e Ecologia del paesaggio ad indirizzo goetheanistico, per Europäische Akademie für Landschaftskultur (2014). Nota sulle immagini: le due immagini dipinte su indicazione di Ildegarda da Bingen tratte dal sito della Biblioteca statale di Lucca: “Il Codice, proveniente dal Convento dei Chierici regolari della Madre di Dio di Lucca, contiene il Liber Divinorum Operum di Hildegard von Bingen”

Corso di erboristeria “Custodire il calore – protezione e forza con l’erboristeria” 17/19.10.25

Monastero di Fonte Avellana
Serra Sant’Abbondio (PU)

17 – 19 OTTOBRE 2025

“Custodire il CALORE – Protezione e forza con l’erboristeria”
Corso di erboristeria e osservazione della natura

Modulo IV di LE DRIADI

a cura di Karin Mecozzi Erborista

Temi del corso:
L’involucro di calore e le nostre difese naturali in erboristeria tradizionale
Protezione e forza con erbe e rimedi

Pratiche di conoscenza olistica e meditativa delle specie del corso

Laboratorio di autoproduzione erboristica con Karin Mecozzi e Irene Pantanetti: la pelle in autunno

“Ambiente e monachesimo. Storia ed evoluzione degli habitat dell’Appennino umbro marchigiano” con Jacopo Angelini, autore del libro per Ed. Visibilio

in collaborazione con Associazione culturale THALEIA,
Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA

Tiene il corso:
Erborista Karin Mecozzi, diplomata alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Urbino, autrice, docente, consulente. Nel suo metodo di insegnamento integra la formazione scientifica con la fenomenologia goethiana e pratiche di meditazione, dal 2006 propone percorsi teorici pratici di erboristeria e osservazione del paesaggio.
Con la partecipazione:
Dr. Jacopo Angelini, Faunista ornitologo, consulente scientifico di organizzazioni non governative e parchi, attivista per la protezione ambientale, storico dell’ambiente, instancabile studioso degli ecosistemi e del ruolo dell’uomo nelle zone montuose appenniniche e del mondo.
Dr.ssa Irene Pantanetti, laurea in Chimica e Tecnica Farmaceutica e master in scienza cosmetologica, perfezionamento in Fitoterapia presso l’Università della Tuscia, opera oggi come responsabile produzione in un’azienda cosmetica nelle Marche.

Orari del corso:
Venerdì ore 15.00 – 18.30
Sabato 9.30 – 18.30
Domenica 9.00 – 11.00

Iscrizione al corso, prenotazione soggiorno
Quota del corso: € 150
Si accettano iscrizioni SOLO PER MAIL (karin.mecozzi@gmail.com) con nome, indirizzo, numero di telefono e copia versamento acconto di € 80 su IBAN IT53R0359901899050188517936 Associazione culturale THALEIA. In caso di rinuncia nei 2 giorni antecedenti al corso la quota non viene rimborsata per spese di organizzazione.
Quota pensione completa a notte e persona € 65,00 (in doppia), € 70,00 (in singola), con bagno interno. I pasti sono prevalentemente vegetariani.
Si prega di portare biancheria da letto e di comunicare intolleranze alimentari nella mail di iscrizione. I materiali per il corso verranno comunicati all’iscrizione.
Il corso è aperto a tutti.
Informazioni: Karin Mecozzi karin.mecozzi@gmail.com 349 8383231 (whatsapp)
Aggiornamenti: www.karinmecozzi.com – www.fonteavellana.it

Corso “LINIMENTI E POMATE” a Fonte Avellana in agosto

CORSO DI ERBORISTERIA “LE DRIADI” Modulo Fiore

Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant’Abbondio (PU)
19 – 22.06.2025
CORSO DI ERBORISTERIA “LE DRIADI” Modulo Fiore

*** Con lezioni in campo e in aula sull’erboristeria tradizionale e moderna, le piante e le preparazioni nel periodo estivo e in particolare di “San Giovanni”

*** Conferenze con esperti relatori sulla salutogenesi con l’erboristeria, la trasformazione delle piante, la raccolta, esperienze di osservazione delle piante e di meditazione.

*** Con attestato di partecipazione e …. un bel gruppo di persone che amano l’erboristeria e la cultura del paesaggio – Ti aspettiamo a Fonte Avellana !


CORSO di ERBORISTERIA 19/22 GIUGNO 2025 al MONASTERO di FONTE AVELLANA

Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant’Abbondio (PU)

19 – 20 – 21 – 22 giugno 2025

Percorso “Le Driadi” – “Modulo FIORE”

Corso teorico pratico di Erboristeria e osservazione organica e olistica della Natura

Dopo il “Modulo Foglia” (aprile 2025) continuiamo il PERCORSO DI ERBORISTERIA “LE D R I A D I” con l’esperienza teorica pratica del “MODULO FIORE”. Temi e pratiche: Estate, flora e paesaggio a Fonte Avellana. Le piante medicinali, aromatiche, cosmetiche del solstizio. Oli essenziali e aromaterapia. Erboristeria tradizionale e moderna. Osservazione organica e olistica delle piante e della natura. Escursione all’Azienda Agricola biologica “Monserchio” con esperienze di erboristeria sul campo, meditazione e yoga come arte del benessere. Lezioni sulla raccolta, trasformazione e conservazione delle piante officinali. Si lavora in condivisione delle arti e dei saperi, le lezioni si alternano alla pratica.

A cura di
Karin Mecozzi, erborista, autrice, raccoglitrice e coltivatrice, consulente in naturopatia antroposofica e salutogenesi, docente. Giorgio Bortolussi, agrotecnico e orticoltore biodinamico, autore, docente. Con la partecipazione di Kerstin Strian, insegna yoga e meditazione, coltiva erbe per oli essenziali e altri prodotti con il metodo biologico nella sua azienda agricola “Monserchio”.

Iscrizione al corso, prenotazione soggiorno

Quota del corso, materiali erboristici inclusi: € 200
Si accettano iscrizioni SOLO PER MAIL (karin.mecozzi@gmail.com) con nome, indirizzo, numero di telefono e copia versamento acconto di € 100,00 su IBAN IT53R0359901899050188517936 Associazione culturale THALEIA. In caso di rinuncia nei 2 giorni antecedenti al corso la quota non viene rimborsata per spese di organizzazione.
Quota pensione completa a notte e persona € 65,00 (in doppia), € 70,00 (in singola), con bagno interno. Si prega di portare biancheria da letto e di comunicare intolleranze alimentari nella mail di iscrizione. I pasti sono prevalentemente vegetariani.

Informazioni: Karin Mecozzi karin.mecozzi@gmail.com 349 8383231 (whatsapp)
Aggiornamenti: www.karinmecozzi.com – www.fonteavellana.it

In collaborazione con: Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA
Monastero di Fonte Avellana.

Ringraziamo con calore chi ci sostiene

Beltane 30 aprile – 1 maggio – primo PLENILUNIO di maggio (12.5.25)

Desiderio di riunirsi, fondersi, collegarsi. Fecondazione
Il suo simbolo è la luna piena. Nelle tradizioni, questa fase riguarda le nozze sacre celebrate nel culto delle dee. Si tratta di desiderio reciproco, sensualità e piacere sessuale, di dare e ricevere, di fusione e fertilità. La dea potente e lussuriosa che si unisce a un dio uguale a lei e fa nascere una nuova vita simboleggia questo momento.
La dea romana Flora è commemorata nei giorni dal 1° al 3 maggio. Tutti i fiori e le fioriture che salgono alle divinità sono sotto la sua protezione. È la dea dei fiori e della vegetazione rigogliosa. Flora era anche venerata come dea della libertà, dell’erotismo e della sessualità. Nel suo culto veniva venerato il corpo femminile nudo, in particolare la bellezza della vulva e degli organi sessuali femminili.

Beltane. Questa festa si colloca a sud-est del ciclo annuale. Segna il mattino luminoso che precede il caldo di mezzogiorno e l’inizio dell’estate, quando la natura si dispiega, cresce e sboccia in modo esplosivo nel calore crescente. È il tempo della fioritura. Per i Celti, Beltane era l’inizio dell’estate, all’antitesi di Samhain, la festa sul lato opposto del ciclo annuale con i suoi temi di decadenza e morte. In origine, Beltane, nota anche come Walpurgis, riguardava l’erotismo, la sensualità e la sessualità. Si trattava del matrimonio sacro tra la dea e il dio, che simboleggiava la fertilità e il passaggio della vita. Tutte le tradizioni agricole e di allevamento avevano bisogno della fertilità della terra, degli animali e delle persone per sopravvivere.

Il simbolo di questo periodo di unificazione è il palo di maggio che ancora oggi viene eretto nei paesi d’oltralpe nel giorno di festa. È un tronco d’albero alto, posizionato al centro della piazza del paese, decorato con nastri, corone e fiori; simbolo fallico, piantato nella Madre Terra per fecondare il suo grembo. Danze, musica, cibi, birra fresca e giochi portano la gioia del momento dell’anno tra uomini e donne, giovani e bambini.

Le piante del passaggio di Beltane
Sambucus nigra flores, Plantago spp. foliae, Galium spp. summitates, Stachys germanica flores, Urtica dioica foliae, Syringa vulgaris flores, Malus sylvestris flores, Abies picea foliae et gemmae, Juniperus oxycedrus fructi, Salvia sclarea summitates, Glechoma hederacea foliae et flores, Rosa spp. flores.

Rimedi per il nutrimento alla soglia di Beltane
Elisir di piante depurative fresche (non troppo amare) come caglio odoroso, edera terrestre, foglie di betulla, lamio maculato, foglie di violetta, betonica, sambuco.
Si cuoce del vino rosso con zucchero integrale o miele e si mettono in infusione fiori di lillà, melo selvatico, gemme di abete, frutti di ginepro rosso, edera terrestre, foglie di avena. Si filtra, due volte al giorno un bicchierino.

Benedizione per Beltane

Stelle di felicità sopra di te,
Sole sul tuo cammino,
Molti amici che ti vogliono bene,
Gioia al lavoro e al gioco.
Una risata che supera ogni preoccupazione
Una canzone nel tuo cuore,
E l’allegria che ti aspetta ovunque
Per tutta la vita.
Che tu possa avere sempre dei muri per il vento,
un tetto per la pioggia, un tè accanto al fuoco,
una risata che ti rallegra,
e delle persone che ami vicino a te,
e tutto ciò che il tuo cuore desidera.
Che tu possa provare solo felicità da oggi in poi.

Da tradizioni irlandesi

GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO

“Ein Leben ohne Bücher ist wie eine Kindheit ohne Märchen, ist wie eine Jugend ohne Liebe, ist wie ein Alter ohne Frieden.” (Carl Peter Fröhling)

“Una vita senza libri è come un’infanzia senza favole, è come una giovinezza senza amori, è come una vecchiaia senza pace”

Nella giornata mondiale del libro condivido con voi la mia grande passione dello scrivere! E mentre sto completando la stesura del mio nuovo libro….(a breve novità in arrivo) pubblico le copertine dei testi usciti dal 2012 per le seguenti case editrici che ringrazio: Natura e Cultura Editrice, Verlag am Goetheanum e Verlag Ellert&Richter.

Spedisco copie autografate! Scrivete a karin.mecozzi@gmail.com

I libri sono in vendita anche presso le case editrici, nelle librerie e nei negozi online.

Buona lettura!

Depurarsi in primavera con l’erboristeria

Un metodo antico dell’erboristeria tradizionale per alleggerirsi e ritrovare il contatto le forze di salute è la pratica della depurazione. Nel mio libro “Verde resilienza. Erboristeria pratica nel cambiamento” edito da Natura e Cultura Editrice trovi la descrizione della tradizionale depurazione erboristica, a base di erbe, tisane, rimedi, alimenti, con consigli per lo stile di vita, la meditazione e il giusto riposo. La depurazione è parte della mia visione del benessere naturale integrale. Viene effettuata per alleggerire l’organismo da sostanze superflue, drenare gli organi emuntori fegato, reni, intestino, pelle, tessuto connettivo ed espellere ciò che impedisce il fluire dei processi nel nostro corpo e nel nostro sentire.

  • Il percorso di depurazione passa per erbe e rimedi specifici, pratiche erboristiche igieniche, la cura dell’alimentazione.
  • L’obiettivo è uno stato generale di benessere stimolando i processi metabolici. Si possono perdere dei chili di troppo.
  • E’ indicata per sostenere dopo o durante una cura con farmaci invasivi come i chemioterapici o gli antibiotici.
  • Un periodo di depurazione, soprattutto in primavera, è consigliato a tutte le età.

La depurazione erboristica non è una detossificazione:

La depurazione è un percorso per ripulire e alleggerire l’organismo, neutralizzare acidi nell’organismo, combattere radicali liberi (un tempo definiti “tossine”), preparare e sostenere nella ripresa

La detossificazione è una cura per eliminare sostanze tossiche (amalgame vecchie, metalli pesanti, candidosi, radioattività), valutando il consiglio del medico

Quando hai bisogno di un periodo di depurazione?

Quando è in sovraccarico, il nostro organismo dà dei “campanelli di allarme”:

  • stanchezza, mancanza di concentrazione e costanza
  • svogliatezza, cattivo umore, irritabilità e nervosismo
  • pelle del volto spenta, occhi stanchi, occhiaie, bruciore agli occhi
  • pelle molto secca o grassa
  • rughe precoci e accentuate
  • eccessiva perdita di capelli
  • cellulite
  • muscoli doloranti
  • sudore maleodorante, coaguli nel mestruo, molto muco
  • urina acida (misurare il PH per diverse mattine)
  • sfoghi, foruncoli, eczemi
  • improvvise risposte allergiche ad alimenti, polveri o pollini

La pratica della depurazione aiuta sempre a migliorare la situazione, tuttavia non sostituisce l’accertamento di eventuali malattie.

 Se i sintomi elencati sono connessi a dolori o disfunzioni persistenti rivolgiti immediatamente al tuo medico. Alla prima esperienza, non praticare la depurazione da solo, non seguire facili ricette online. Rivolgiti all’erborista, ascolta il tuo corpo nel ritmo delle stagioni, usa cibi, piante medicinali, rimedi, oli essenziali, estratti di qualità.

Le 7 chiavi della depurazione primaverile

(Segue nel libro)

N. 1 Le tisane depurative

Bevi tre grandi tazze di tisana depurativa ogni giorno, da adesso fino a Pasqua, scegli tra le miscele descritte oppure chiedi consiglio al tuo erborista di fiducia. Acquista sempre droghe[1] di prima qualità, conserva le miscele in recipienti di vetro al riparo dalla luce e dall’umidità. Puoi usare anche più droghe fresche, hanno un gusto meno aromatico ma altrettanto piacevole e sono ricche di vitamine, minerali e mucillagini.

Impara a raccogliere, essicca e conserva le tue preferite!

La quantità di 750 ml è sufficiente per l’intera giornata.

Tisane ad effetto depurativo[2]  

  1. Con droghe essiccate: Taraxacum officinale, tarassaco (radice), Urtica dioica, ortica (foglie), Galium aparine, caglio attaccaveste (foglie e giovani fusti), Melissa officinalis, melissa (foglie), Salvia rosmarinus, rosmarino (foglie).

Prepara così: iIn 750 ml di acqua poco calcarea fai bollire per 5 minuti 1 cucchiaio di radice di tarassaco, spegni e aggiungi una piccola presa (di ciascuna droga, precedentemente pestate nel mortaio) di ortica, caglio attaccaveste, melissa, rosmarino. Filtra dopo 10 minuti. Conserva la tisana in un thermos, bevila a tazzine entro le 17.

2. Con l’aggiunta di droghe amaro-aromatiche e mucillaginose: Centaurium erythrea, centaurea maggiore (sommità fiorite), Malva sylvestris, malva (foglie e fiori), Glechoma hederacea, edera terrestre (foglie), Melissa officinalis, melissa (foglie), Lippia citriodora, erba cedrina (foglie).

Prepara così: metti a macerare mezzo cucchiaino di centaurea maggiore e un cucchiaio di malva in 750 ml di acqua fredda per almeno 4 ore, porta ad ebollizione, spegni e aggiungi le altre droghe precedentemente pestate nel mortaio. Filtra dopo 10 minuti e bevi durante la giornata, lontano dai pasti, senza dolcificare.

3. Con erbe primaverili appena raccolte: Sambucus nigra, sambuco (fiori), Fragaria vesca, fragola (foglie), Mentha longifolia, menta selvatica  (foglie), Verbena officinalis, verbena (foglie e fiori).

Prepara così: Mescola 2 infiorescenze fresche di sambuco con una presa foglie di fragola, menta selvatica e verbena. Versa 750 ml di acqua bollente sulla miscela di droghe, ben spezzettate e lascia in infusione per 15 minuti. Filtra e conserva in un thermos per non più di 8 ore, bevi a tazzine durante la giornata.  


[1] Come “droga” si intende la parte attiva della pianta medicinale, allo stato fresco o essiccato.

[2] In caso di patologie renali, calcolosi biliare o assunzione di farmaci anticoagulanti, prima di assumere le miscele descritte chiedi consiglio al tuo erborista o medico fitoterapeuta.


Parti di testo da“Verde resilienza, Erboristeria pratica nel cambiamento” Natura e Cultura Editrice 2020 – Immagine del mortaio e dei disegni nel libro di Maria Elena D’Andrassi

Percorso “LE DRIADI”: erboristeria e osservazione organica olistica della natura in due moduli a Fonte Avellana

Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant’Abbondio (PU)

25 – 26 – 27.04.25

Percorso “Le Driadi” – Modulo FOGLIA

Corso teorico pratico di Erboristeria e osservazione organica e olistica della Natura

Nei due moduli – FOGLIA (aprile) e FIORE (giugno) – esploriamo i principi dell’erboristeria con botanica, farmacognosia e trasformazione delle erbe, l’osservazione ampliata e la botanica antroposofica per entrare in dialogo con piante e paesaggio. Arte, mindfulness, yoga e meditazione completano l’esperienza formativa nella generosa natura dell’Appennino e del Monte Catria. I due moduli sono connessi tra loro, con attestato di partecipazione finale. I moduli possono essere frequentati singolarmente.

Temi e pratiche Modulo FOGLIA

Primavera: flora e specie erboristiche a Fonte Avellana nel respiro dell’anno
Botanica applicata e farmacognosia
La pianta tripartita tra terra e cielo
Osservazione organica e olistica di erbe e paesaggio
Raccolta campioni, laboratorio pratico
Mindfulness e Mindful Self Compassion come arte del benessere

A cura di
Karin Mecozzi, erborista, autrice, raccoglitrice e coltivatrice, consulente in naturopatia antroposofica e salutogenesi, docente.
Augusta D’Andrassi, dottoressa forestale con specializzazione in fitoterapia, guida naturalistica, interprete ambientale.
Giorgio Bortolussi, agrotecnico e orticoltore biodinamico, autore, docente.

e la partecipazione di
Paolo Roganti istruttore certificato di Mindfulness (programmi MBSR) e Mindful Self-Compassion (programmi MSC), ideatore del progetto Medita Mindful.
Franco Barbadoro, naturalista e ricercatore, autore di libri e del blog www.catria.net.

Orari: Venerdì 25.04. 14.30 – 19 Sabato 26.4. 9 – 19.00 Domenica 27.04. 9 – 13.00

Iscrizione: LE MODALITA’ sono riportate sulla brochure
L’iscrizione avviene con versamento acconto € 70 entro 22.04.25
Quota del corso, materiali erboristici inclusi: € 150
Quota pensione completa a notte e persona € 65 (in doppia), € 70 (in singola), con bagno interno.
Informazioni: Karin Mecozzi karin.mecozzi@gmail.com 349 8383231 (mess.whatsapp)
Aggiornamenti: www.karinmecozzi.com – www.fonteavellana.it


Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant’Abbondio (PU)

19 – 20 – 21 – 22.06.2025

Percorso “Le Driadi” – Modulo FIORE

Corso teorico pratico di
Erboristeria e Osservazione organica e olistica della Natura

Temi e pratiche MODULO FIORE:

Estate: Flora erboristica e paesaggio a Fonte Avellana
Le piante aromatiche del solstizio: giornata di lezioni all’Azienda Agricola Biologica Monserchio
Osservazione organica e olistica di erbe e paesaggio
La pianta tra terra e cielo, principi su elementi, pianeti, costellazioni
Fitoterapia e farmacognosia
Meditazione e yoga come arte del benessere
Laboratorio di trasformazione

A cura di
Karin Mecozzi, erborista, autrice, raccoglitrice e coltivatrice, consulente in naturopatia antroposofica e salutogenesi, docente.
Giorgio Bortolussi, agrotecnico e orticoltore biodinamico, autore, docente.
Kerstin Strian, insegnante di yoga e meditazione, agricoltrice, produce alimenti e oli essenziali nella sua azienda agricola biologica “Monserchio”

Orari Giovedì 19.6. 14.30 – 19 Venerdì 20.6. e Sabato 21.6. 9.00 – 19.00 Domenica 22.6. 9 – 11.00

Iscrizione: LE MODALITA’ sono riportate sulla bruochure
L’iscrizione avviene con versamento acconto € 100 entro 16.6.25
Quota del corso, materiali erboristici inclusi: € 200
Quota pensione completa a notte e persona € 65,00 (in doppia), € 70,00 (in singola), con bagno interno.
Informazioni: Karin Mecozzi karin.mecozzi@gmail.com 349 8383231 (mess. whatsapp)
Aggiornamenti: www.karinmecozzi.com – www.fonteavellana.it

In collaborazione con: Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA
Monastero di Fonte Avellana

Si ringraziano enti e aziende sostenitrici per aiutarci a realizzare questo progetto culturale

Percorso “Le Driadi”a Fonte Avellana

Percorso di erboristeria e osservazione delle piante e del paesaggio

“Le Driadi”

Monastero di Fonte Avellana (PU)

Aprile 2025 e Giugno 2025

Dalla Radice al Fiore: pratiche erboristiche, osservazione organico olistica delle erbe, piante e del paesaggio, erboristeria monastica, medicina inegrativa, mindful nature journaling, mindfulness, arte, scienze goethiane.

A cura di Karin Mecozzi, erborista e Associazione culturale Thaleia

In collaborazione con Europäische Akademie für Landschaftskultur Petrarca

Due incontri collegati tra loro, frequentabili singolarmente, progamma in elaborazione. Per informazioni sul percorso: karin.mecozzi@gmail.com.

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