All posts by Karin Mecozzi

HWB Values

 

Vi presentiamo i principi fondamentali di Erboristi senza frontiere / HERBALISTS WITHOUT BORDERS. Siamo felici se vorrete contribuire alla diffusione dei valori che accomuna il lavoro degli erboristi per la salute delle persone e del pianeta, in tutto il mondo. Da un anno HWB ha sede in Italia come Italian Chapter Central Apennines a San Severino Marche (MC).

Oltre alla diffusione dei principi nei corsi di erboristeria, sto cercando erboristi che mi aiutino a tenere laboratori, passeggiate o piccole conferenze nel cratere del Terremoto 2016 nel Centroitalia.

Siamo lieti di contribuire, è sufficiente invitarci a eventi o feste nell’Appennino ferito.
Contattatemi in privato o per mail a karin.mecozzi@aruba.it.
Il sito di HERBALISTS WITHOUT BORDERS: www.herbalistswithoutborders.weebly.com

Thanks to Denise Cusack director and creative web disigner of HWB

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Armbad im Sommer, für mehr Konzentration

Rezept: Rosmarinarmbad für die Konzentration

Zwei Handvoll frische Rosmarinzweige, eine Handvoll Basilikumblätter, 1 Zweig Zitronenverbene (sonst etwas Zitronenschale frisch) * 20 Tropfen Lavendel hybrid Äth. Öl mit etwas Essig und 1 Löffel Olivenöl vermengen * Kräuter mit 5 l kochendem Wasser überbrühen, 15 Minuten ziehen lassen, abseihen, vermisches Lavendelöl dazugeben, gut verrühren, abkühlen lassen.

Das Armbad soll lauwarm sein, Unterarme bis über die Ellenbogen eintauchen, 3-5 Minuten baden, nicht abtrocknen, sondern energisch einreiben, z.B. meiner Verbenenlotion mit sizilianischer Zitrone und Honigkleeöl.
Macht fit! Außer Abands, kann man das armbad beliebig wiederholen

 

Corso “Conoscenza vivente della natura – Piante, paesaggio e sensi”

Monastero di Fonte Avellana (PU)

31 agosto – 2 settembre 2018

“Conoscenza vivente della natura – Piante, paesaggio e sensi”

Corso teorico pratico di osservazione della natura, erboristeria e esperienza artistica

Le piante tipiche di un luogo, medicinali, aromatiche e alimentari, sono in stretta connessione con il paesaggio e con l’uomo. Quali strumenti abbiamo per comprenderle e conoscerle oggi, tra scienza e umanesimo, botanica e arte? L’incontro è dedicato allo studio, alla contemplazione e all’esperienza diretta delle piante e del paesaggio di Fonte Avellana, sulle tracce di naturalisti come Johann Wolfgang von Goethe, Alexander von Humboldt, Henri Thoreau e il camaldolese D. Raffaele Piccinini. Il corso è teorico pratico, con lezioni, laboratori e lavoro in gruppi.

Si svolge all’interno del Monastero Camaldolese di Fonte Avellana e nella meravigliosa natura settembrina del Monte Catria. Per informazioni e iscrizioni:  karin.mecozzi@aruba.it

Curano il corso:

Karin Mecozzi, Erborista, autrice, esperta di osservazione del paesaggio, Daniela Dall’Oro, Maestra d’arte, insegnante, qualificata in arteterapia e pedagogia curativa, Giorgio Bortolussi, Agricoltore, docente, segretario Ass. Agricoltura Biodinamica Marche

Con il patrocinio di Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA e Italian Chapter of HERBALISTS WITHOUT BORDERS

Il programma dettagliato è in elaborazione, sarà pubblicato su: www.karinmecozzi.com e www.fonteavellana.it

 

Corso “Essenze d’Estate” a Fonte Avellana

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grazie danke thanks….

doris karadar – augusta d’andrassi – giorgio bortolussi – kerstin kollbach – accademia petrarca – comunità monastica camaldolese di fonte avellana – herbalists without borders

a tutti i partecipanti del corso

all’aiuto di *flora * weleda *ecornaturasì *italchile *argital *arcangea

ph. doris karadar

Preparare un oleolito da pianta fresca

Preparazione di un oleolito, ricetta tradizionale semplice

tratta da “Ars Herbaria, le piante medicinali nel respiro dell’anno”, Karin Mecozzi, Ed. Natura e Cultura

“Si raccoglie la pianta officinale prescelta in giorni di ARIA/LUCE o CALORE secondo il calendario biodinamico, rispettando prima di tutto il tempo balsamico della pianta. Si taglia finemente la droga fresca, si riempie a metà un barattolo di vetro coprendo con olio di oliva extravergine biologico o biodinamico o altri oli vegetali, secondo la pianta da estrarre e l’uso finale. E’ importante usare dell’olio di qualità, altrimenti, insieme alla pianta, si estraggono anche i residui di fitofarmaci e pesticidi.

Per ottenere un oleolito delicato si miscelano olio di oliva e olio di mandorle spremuti a freddo (1:1), e per uso cosmetico, per preparare pomate, creme, lozioni, aggiungo sempre dell’olio di jojoba o di avocado, olio di canapa e un cucchiaio di olio di germe di grano.

In questo modo l’oleolito risulterà particolarmente fluido e delicato, sarà facile da stendere. Gli oleoliti con oli leggeri nutrono in profondità trasmettendo le proprietà benefiche, di calore e protezione delle piante spremute. Si mette il barattolo in un pentolino d’acqua e si scalda a bagnomaria senza chiudere, portando l’olio a 60°C. Si rimesta delicatamente con un cucchiaio di legno e si lascia raffreddare lentamente nel pentolino d’acqua calda, poi si chiude bene e si ripone in un luogo caldo per quattro settimane, scuotendo ogni giorno per mescolare olio e pianta. Per estrarre meglio, nei primi giorni si può riscaldare il recipiente facendo attenzione che l’olio questa volta non superi la temperatura di 35°C.

Nel caso dell’iperico si espone al sole per tre giorni (finchè si colora di rosso!). Passato il tempo di macerazione si porta l’oleolito ancora una volta a 35°C e si filtra (si possono usare i filtri per il caffè americano, altrimenti chiedete in farmacia dell’apposita carta da filtro) premendo leggermente la parte erbacea. Si versa in bottigliette di vetro scuro riempendole fino all’orlo, si chiude bene e si conserva al buio. In alcuni oleoliti da pianta fresca può formarsi un fondo o anche delle velature. Se le piante non sono state raccolte dopo la pioggia e la preparazione è avvenuta correttamente, un eventuale fondo è dovuto alla decantazione di parti vegetali non filtrate. Secondo la mia esperienza non intacca le proprietà. Per escludere ogni rischio si può ripetere il filtraggio.

Come per le tinture, gli oleoliti “maturano” nel tempo. Prima di usarli si aspettano tre mesi. Dopo otto mesi, in genere, un oleolito è perfetto e si sente dal profumo e da come si stende sulla cute. Si conserva in media per due anni nella bottiglia piena.   

Corso di Erboristeria e Aromatologia 29.6-1-7.18

Il corso “Essenze d’estate”, di erboristeria, aromatologia e osservazione della natura, ha come tema il particolare momento intorno al solstizio estivo, legato alla tradizionale raccolta e trasformazione di specie tipiche, aromatiche e medicinali.

Il paesaggio di Fonte Avellana sarà la nostra “aula didattica”, le lezioni teoriche e pratiche si terranno all’aperto e all’interno del monastero. Clima permettendo faremo la raccolta, distillazione e fitopreparazione di piante del periodo, e preparemo un utile cosmetico con oli essenziali della migliore qualità.

Per partecipare al corso, invia una mail a karin.mecozzi@aruba.it, come da volantino che leggi sotto. Porta abbigliamento comodo, scarpe alte per camminare nei prati estivi, cappello, borraccia, un vasetto di vetro sterile e del buon olio di oliva extravergine. Se hai domande su aspetti del corso, chiama 349 8383231.

Per soggiornare in camera con bagno in foresteria, scrivi a foresteria@fonteavellana.it, e porta lenzuola e asciugamani. I pasti saranno vegetariani.

Venerdì alle 9.30 si parte per l’escursione (FACOLTATIVA E SU PRENOTAZIONE!) verso l’Abbadia di Sitria. Per partecipare, chiama Vasco Feligini, Guida Aigae, t. 339 207 7118

Benvenuti, benvenute a ESSENZE D’ESTATE – Estrarre il calore al solstizio, erbe, oli essenziali e rimedi – a presto, a Fonte Avellana,

Karin, Doris, Augusta, Giorgio, Vasco

Ragni, punture e… pronti rimedi

Punta da un ragno – attenzione quando raccogliete in calzoncini corti (per prendere un po’ di tintarella).

Sono stata morsa/punta, credo da un ragno, mentre raccoglievo iperico e meliloto. Il morso di 1 mm, si arrossa subito, ma solo alla sera il rossore si estende a quasi tutto il polpaccio, si gonfia, prude, per fortuna non molto. Alla mattina il rosso è bluastro, e io mi preoccupo, fa anche male l’intera gamba. Chiedo consiglio al medico, all’omeopata (entrambi non dove abito), vado in farmacia dove mi consigliano un trattamento antibiotico.
Ed ecco che posso mettere alla prova le mie tinture. In un flacone mescolo tinture di piantaggine, echinanea, calendula, hamamelis e idrolato di lavanda, uso come diluente una tisana terapeutica (olto concentrata) di calendula e piantagine fresca, imbevo una garza di cotone e applico al polpaccio, coprendo con strati di cotone e una benda.
Prendo per via interna Ledum palustre come consigliato dal medico e 150 gocce delle mie tinture in 1 litro d’acqua durante la giornata. Resto un po’ a riposo (niente raccolte).
Il giorno dopo, vedo un netto miglioramento, dopo 3 giorni il rossore, gonfiore, dolore, tutto sparito! Oggi si vede ancora il foro del morso e qualche puntino.

Scrivo di questa cosa perchè sono contenta di aver risolto, e sono certa che sia soprattutto merito degli impacchi. Le tinture di pianta fresca, da specie spontanee, hanno aiutato a lenire immediatamente, meravigliosa l’azione della TM Plantago lanceolata, preparata un mese fa.

Fate attenzione quando raccogliete, mettetevi pantaloni lunghi e, se ci sono zecche, usate uno spray a base di oli essenziali concentrati. I morsi di insetto, le punture possono causare dolore, febbre, reazioni allergiche, degenerazione dei tessuti, infezioni. Possono essere trattati benissmo con la fitoterapia, esterna e interna, ma solo su consiglio dell’esperto erborista, dopo aver mostrato il morso, la puntura al medico.
D’adesso in poi, la tintura di Plantago sarà sempre con me, come rimedio esterno e interno di pronto soccorso, durante le raccolte in zone “selvagge”.

Lindenblütenzeit

(…) Während man früher fast nur ihre „mineralischen“ Teile verwendete, Rinde, Holz, Wurzel und Bast, richtet sich die Aufmerksamkeit heute fast nur auf die heilkräftige Wirkung der Lindenblüten. Man begann im 17. Jh. damit, Blüten und Blütenblätter zu sammeln, die „vegetativen“ Teile des Baumes, um sie zu trocknen und zu extrahieren. Die schleim- und gerbstoffhaltige Droge „Flores Tiliae“ hält als „Lindenblütentee“ in jeder Hausapotheke Einzug und wird innerlich und äußerlich bei entzündlichen Prozessen der Atemwege, Erkältungskrankheiten und Grippe, bei Hauterkrankungen und Magenbeschwerden eingesetzt.

Heute hat man die Bestandteile des Phytokomplexes der Linde auch chemisch untersucht: Flavonglykoside wirken krampflösend und schmerzstillend, Saponine schleimlösend, das ätherische Öl beruhigend und stimmungserhellend. In der Parfümerie und Kosmetik sind sowohl die pflegende (linderne!) Wirkung des ätherischen Öles auf die Haut (Farnesol) als auch der unverkennbare, süße Duftes beliebt. Lindenblüten werden jedoch nicht destilliert, sondern mithilfe von Lösungsmitteln extrahiert. Diese „Absolues“ enthalten leider meistens Spuren der synthetischen Auszugsstoffe, daher rate ich vom Kauf von Lindenblütenölen im Großhandel ab. Die Wirkung der Lösungsmittel ist nicht ausreichend untersucht und sehr wahrscheinlich gesundheitsschädlich (krebserregend).

Da sich ätherisches Lindenblütenöl gut in fettem Öl löst, können wir den herrlichen Duft selbst einfangen, indem wir gerade zur Johannizeit ein Körperöl herstellen. (…)