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Corso “Erbe in dispensa – erboristeria pratica in autunno”

Monastero di Fonte Avellana

Serra Sant’Abbondio (PU)

18 – 19 settembre 2021

Corso teorico pratico di erboristeria:

“Erbe in dispensa – erboristeria pratica in autunno”

con Karin Mecozzi, erborista

Temi del corso:

“Prevenire è meglio che curare”: la dispensa delle erbe e delle piante medicinali

Cenni di raccolta, trasformazione e conservazione

Benefici e limiti dell’autoproduzione, a cura dell’erborista professionale

La flora di Fonte Avellana, conoscere e sperimentare con i sensi

Laboratorio di erboristeria pratica

Orari: Sabato 18.09: 10 – 18.30 con pausa pranzo / conferenza seraleDomenica 19.09: 9 – 11

Il corso è adatto ad adulti e ragazzi dai 14 anni. Secondo le disposizoni vigenti in pandemia, si comunicherà in tempo utile la necessità di portare l’apposita certificazione

Informazioni: karin.mecozzi@gmail.com

Aggiornamenti su: www.karinmecozzi.comwww.fonteavellana.itfb: thaleia karin mecozzi

illustrazione: Maria Elena D’Andrassi 2020

Nella gemma riposa il futuro di ogni pianta (da “Verde resilienza”)

Nella gemma riposa il futuro di ogni pianta

Le nuove gemme si formano in estate, quando alberi e arbusti sono ancora nel pieno vigore. L’apice vegetativo del ramo giovane si rigonfia leggermente e crea, secondo la specie, un organo chiuso in sé, appuntito, spesso ovoidale che conterrà le foglie e i fiori per l’anno successivo. Si riveste di tegumenti protettivi, tomentosi.

In autunno forma resine profumate, cere e gomme impermeabilizzanti per difendere il prezioso contenuto. Con la diminuzione della luce e della temperatura, la pianta madre smette di inviare acqua alla gemma, per non farla morire di freddo. Rimane asciutta per tutto l’inverno, senza una corteccia come i rami o il tronco dell’albero. Si chiude sempre più nel suo involucro, non entrano insetti ne funghi ne parassiti.

Con la pazienza che appartiene agli esseri vegetali l’albero attende il ritorno della luce, dando alle gemme un ulteriore aiuto: ripone delle riserve glucidiche (polisaccaridi) in ogni singola gemma per prevenirne il congelamento.

Andando verso la primavera le gemme sentono per prime il richiamo della stagione più mite. Nell’alternarsi tra le prime giornate tiepide e le ultime gelate, le piante dimostrano di sapersi orientare egregiamente. Grazie al fotoperiodismo, un insieme di processi fisiologici, le piante sono in grado di percepire la durata della luce giornaliera. Questo “orologio interno” sembra dipendere da una proteina all’interno delle cellule vegetali che si modifica secondo la lunghezza del giorno. Il genoma vegetale è in grado di “leggere” le alterazioni e la pianta aumenta o diminuisce le sue funzioni vitali.

Quando le gemme sono pronte per sbocciare, la linfa è già tornata a circolare nella pianta madre. Dopo mesi di apparente arresto, durante il quale la vita si svolgeva incessantemente sotto terra, le piante entrano nuovamente in comunicazione con l’ambiente circostante, con il paesaggio.

L’organo che per me rappresenta questo particolare e delicato momento è la gemma nel ritmo delle stagioni.

In un triplice passo lei dimostra come proteggersi, custodire il calore e aprirsi alla luce. La complessità del suo sviluppo, il modo in cui attraversa le stagioni come un vascello, puntando dritta alla sua destinazione aprendosi al cosmo, la rende un esempio, una metafora, della resilienza che anche l’uomo manifesta, quando si collega alla radice della propria vitalità e mette in pratica la salutogenesi.

  • Con i doni dell’estate la gemma crea un involucro di protezione e calore
  • Resiste in inverno con essenzialità e concentrazione
  • Seguendo l’orologio biologico e nutrendosi di nuova linfa si apre alla luce della primavera

E’ simbolo di una Verde Resilienza

Nella vita di ogni persona si presentano periodi in cui l’equilibrio fisico e psichico si incrina. Le cause sono diverse, malattie, traumi, un lutto, periodi di eccessiva pressione nella vita privata, sociale, lavorativa. Nell’acuto è indispensabile intervenire prontamente rivolgendosi ad esperti. Contemporaneamente, e soprattutto nella seconda fase, puoi attingere a risorse che sostengono le cure e consentono di superare le difficoltà formando forze nuove. Accettare le difficoltà con umiltà e adattamento, combattere per resistere, trovare risorse e superare la crisi, significa che puoi rispondere con la crescita, ed è questa la RESILIENZA.

  • Rafforza il tuo involucro di protezione
  • Pratica la depurazione erboristica per essenzialità e leggerezza
  • Apriti al mondo in modo nuovo

La resilienza è la capacità di rigenerazione dopo un danno, è riuscire a gestire positivamente la propria vita e fare un passo in avanti nella propria crescita, nonostante le circostanze difficili.

Tratto da:

Serata d’estate con Ars herbaria

Potete rivedere la conversazione in cui presento l’erboristeria come arte e “Ars herbaria” e “Verde resilienza” digitando:

Presento Ars herbaria e i miei libri venerdì 2 luglio nella piccola città appenninica di Matelica, provincia di Macerata, tra gli alberi dei giardini comunali. Porterò i libri da firmare, qualche mia potente pozione da mostrare è tutto l’entusiasmo che nutro per erbe e madre terra. Siete tutti i benvenuti!

Grazie agli organizzatori dell’evento, a Natura e Cultura Editrice e a erbe e paesaggio..

“Ricucire l’involucro” – “Schutzhülle flicken”

“RICUCIRE L’INVOLUCRO” con applicazioni esterne

Viviamo in un’epoca veloce, non è semplice mantenere un sano equilibrio tra le mille attività giornaliere. Si cammina poco, si usa molto l’auto, la tecnologia digitale, diminuisce sempre più la manualità. Ne soffrono i nervi e i nostri sensi. “La velocità strappa l’anima dal corpo”, così dicono gli Indiani d’America.

Malattie cardio-circolatorie, asma, allergie, disturbi legati al sistema ritmico, abbassamento delle difese immunitarie, insonnia, depressione e iperattività, malattie degenerative sono fenomeni diffusi nel mondo civilizzato. Hanno in comune una vita scalzata dai ritmi naturali, la perdita di vicinanza alla terra. L’involucro ne risente, zone di freddo si insinuano nell’organismo dando luogo a disturbi che possono diventare malattie.

Le applicazioni esterne “ricuciono” i lembi del nostro involucro attraverso sostanze portatrici di calore, massaggi, impacchi. Sono pratiche quotidiane di salutogenesi* e nutrono, sostengono e rafforzano il nostro involucro di protezione. Accompagnano massaggi, euritmia terapeutica, fisioterapia, completano i trattamenti con rimedi erboristici e le cure farmacologiche sia naturali sia di sintesi.

Maniluvio al biancospino composto
Pratica il maniluvio due volte a settimana, tutto l’anno, sostiene cuore e nervi, previene dolori articolari e aiuta nella cervicale. In estate puoi aggiungere del rosmarino o della menta per tonificarti, in inverno un pezzetto di corteccia di cannella
3 cucchiai di fiori di biancospino (Crataegus monogyna L.)
1 cucchiaio di fiori di lavanda vera (Lavanda angustifolia Mill.)
1 cucchiaio di foglie di melissa (Melissa officinalis L.)

Nel mortaio tritura la miscela di erbe , prepara un infuso con la miscela e due litri di acqua bollente. Lascia infusione per 15 minuti, filtra e versa in una bacinella. Aggiungi acqua tiepida, la temperatura non deve superare 39 gradi. Siediti comodamente sulla sedia restando ben più alto del tavolo. Posa mani, polsi e braccia fino ai gomiti nell’acqua medicata, spalle, collo, viso restano possibilmente rilassati. Senti l’azione dell’acqua calda, ispira il profumo delle erbe, se vuoi chiudi gli occhi e riposati. Resta nell’applicazione da 5 a 10 minuti, poi asciuga con cura mani e braccia e massaggia con una lozione o un oleolito erboristico.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è armbad.jpg
(da https://kneipp.ch)

*Salutogenesi: la parola è composta da “salus”, salute, interezza, e “genesis”, cre­azione, genesi. Il sociologo e medico Aaron Antonovsky coniò il termine di salutogenesi negli anni Ottanta del secolo scorso. Nella salutogenesi la persona segue attivamente uno stile di vita che permette di mantenere un buon equilibrio corpo-anima-spirito. Il concetto di salutogenesi è fondamentale nelle medicine complementari moderne, come anche nella medicina antroposofica.

**Puoi sostituire le droghe essiccate con erbe fresche: il biancospino e le prime foglie di melissa in primavera, la lavanda in estate. Usa le seguenti quantità: una manciata di fiori e foglie di biancospino, una manciata di foglie di melissa, 10 sommità fiorite fresche di lavanda.

(Il testo è tratto da “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”, Natura e Cultura Editrice, Alassio, 2020. Trovi il libro nello shop dell’editore e in tutte le librerie e negozi online. Per una copia firmata dall’autrice, scrivimi una mail a karin.mecozzi@gmail.com)

Die “Schutzhülle flicken“ mit äußeren Kräuteranwendungen

Wir leben in einer sehr schnellen Zeit, und es ist nicht einfach, bei aller Geschäftigkeit ein gesundes Gleichgewicht beizubehalten. Wir laufen wenig zu Fuß, fahren viel Auto, verwenden oft digitale Hilfsmittel, arbeiten dabei immer weniger mit unseren Händen. Darunter leiden unsere Nerven und unsere Sinne. Die Indianer drückten das so aus: „Die Geschwindigkeit zerrt die Seele aus dem Körper “.

Herz-Kreislaufkrankheiten, Asthma, Allergien, funktionelle Beschwerden im rhythmischen Bereich, Abnahme der Immunkräfte, Schlaflosigkeit, Depression bzw. Hyperaktivität und Nervosität sind weitverbreitete Phänomene unserer zivilisierten Gesellschaft. Sie haben alle etwas gemeinsam: die Entfernung von den natürlichen Rhythmen und der Verlust der Nähe zur Erde. Unsere Schutzhülle leidet darunter, es schleicht sich Kälte in bestimmte Bereiche unseres Körpers, unserer Seele ein, wodurch Beschwerden bis hin zu eigentlichen Krankheiten entstehen.

Sogenannte äußeren Anwendungen, wie Massagen, Wickel, Einreibungen, Waschungen usw. helfen auch durch ihre wärmevermittelnde Substanzen, unsere Hülle wieder „zusammenzuflicken“. Sie stellen tägliche Pflegemaßnahmen dar, die alle auf dem Prinzip der Salutogenese* beruhen und unsere Schutzhülle nähren, unterstützen und kräftigen. Sie sind außerdem bestens dazu geeignet, andere Therapieformen zu unterstützen, sie ergänzen medikamentöse Verschreibungen aus der Phytotherapie, Homöopathie oder Schulmedizin.

Kräuterarmbad mit Weißdorn**
Das Armbad stärkt Herz und Nerven, beugt Gelenksschmerzen vor und hilft bei Nackensteifheit. Führe es das ganze Jahr zweimal die Woche durch, gib im Sommer etwas Rosmarin oder Minze dazu, um den Kreislauf anzukurbeln, im Winter etwas Zimt für mehr Wärme.

3 Esslöffel Weißdornblüten(Crataegus monogyna L.)
1 Eßlöffel Blüten vom Echten Lavendel (Lavanda angustifolia Mill.)
1 Eßlöffel Melissenblätter (Melissa officinalis L.)

Zerkleinere die Kräutermischung in einem Mörser und übergieße sie mit zwei Litern kochendem Wasser. Lass den Tee 15 Minuten lang ziehen, seihe ihn ab und gib ihn in eine Schüssel. Damit das Armbad nicht zu heiß wird, gib etwas lauwarmes Wasser dazu, die Temperatur sollte nicht über 39 Grad warm sein. Setz dich gemütlich hin, die Arme liegen höher als der Tisch, leg Hände und Unterarme in das duftende Kräuterwasser, entspanne Schultern, Nacken und Gesicht. Spür die Wärme, atme den Duft tief ein und wenn du magst, schließe die Augen und ruhe dich aus. Bleib 5 bis 10 Minuten lang in der Anwendung, trockne sanft Hände und Arme und reibe sie mit einer Lotion oder einem Kräuteröl ein.

*Salutogenese: aus „Salus“ (Gesundheit, Ganzheit) und „Genesis“ (Entstehung, Entwicklung). Der Arzt und Soziologe Aaron Antonovsky verwendete als Erster den Begriff der Salutogenese in den Achtzigerjahren des letzten Jahrhunderts. Salutogenese bedeutet einen Lebensstil zu pflegen, bei dem man aktiv für ein gesundes Gleichgewicht zwischen Körper, Seele und Geist sorgt. In der Komplementärmedizin ist der Begriff der Salutogenese grundsätzlich wichtig, so z.B. in der anthroposophischen Heilkunde. 

**Du kannst die getrockneten Heilkräuter auch mit frischen ersetzen: im Frühling mit frischem Weißdorn und den ersten Melissenblättern, im Sommer mit frischen Lavendelblüten. Verwende dabei je eine Handvoll Weißdorn und Melisse und 10 ganze Lavendelblütenstände.

(Der Text stammt aus dem Buch “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”, Natura e Cultura Editrice, Alassio, 2020. An einer erweiterten deutschsprachigen Ausgabe wird gerade gearbeitet!)

Melissa officinalis L.

World Book Day 2021

23 aprile 2021 Giornata del libro e dei diritti d’autore**

Ogni libro è un viaggio, per chi lo sogna, lo medita e lo scrive, per chi lo legge, lo pesa nelle sue mani e lo sfoglia.

Jedes Buch ist eine Reise, für den, der es träumt, in sich bewegt und endich schreibt, für den, der es liest, es in seinen Händen wiegt und darin blättert.

Each book is a journey, for those who dream of it, meditate on it and write it, for those who read it, hold it in hand and leaf through it.

**World Book Day was established by the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO) on April 23, 1995. This date is chosen because it is the anniversary of the death of William Shakespeare and prominent Spanish chronicler Inca Garcilaso de la Vega.

immagine in evidenza:

https://www.freepik.com/free-vector/watercolor-world-book-day-illustration_13183820.htm#page=1&query=world%20book%20day&position=34

Herbal Spring Tonic for Simplicity and Light


Recipe: Herbal Spring Elixir

By HWB Member Karin Mecozzi
(Friday feature on HWB’s blog)

Taken from my book “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”, Natura e Cultura Editrice, 2020.
Please read the whole text with the recipe of an energising spring tonic on:
https://www.hwbglobal.org/blog

Many thanks to Petra Socov from Herbalists without borders, for the interview, editing & graphics!

Corso “Piante sacre in erboristeria e nel paesaggio. Alberi a Fonte Avellana”

Monastero di Fonte Avellana -Serra Sant’Abbondio (PU)

22/23 maggio 2021

“Piante sacre in erboristeria e nel paesaggio. Alberi a Fonte Avellana”

Corso teorico pratico con Karin Mecozzi e Giorgio Bortolussi

Tema del corso: L’albero come archetipo e fonte di salute e forza: Fonte Avellana racchiude nelle sue foreste innumerevoli alberi, alcuni maestosi e secolari, delle vere piante sacre. Le incontriamo nel loro paesaggio, parti di un grande organismo vivente, conoscendo qualità botaniche ed erboristiche. Osserviamo le connessioni con elementi e pianeti onorando anche gli abitanti invisibili di boschi, ruscelli e praterie. Connettendoci con la stagione, vediamo come catturare le virtù delle piante sacre per il nostro benessere.

Relatori: Karin Mecozzi, erborista, autrice in diverse lingue. Membro attivo “HERBALISTS WITHOUT BORDERS”, PETRARCA Accademia Europea per la cultura del paesaggio, Internationale Fachgruppe Kräuter und Heilpflanzen am Goetheanum, CH. Giorgio Bortolussi, agricoltore ed esperto in agricoltura biodinamica, docente, segretario Sezione Marche Associazione Agricoltura Biodinamica.

Orari del corso: Sabato ore 10 – 12.30 15.00 – 18.30 Domenica ore 9 – 12.30 14.00 – 17.00 Le lezioni si svolgono all’aperto e in aula nel rispetto delle regole vigenti. Si prega di portare indumenti adatti e la disponibilità a lavorare in condivisione e in silenzio.

Iscrizioni corso: tutti i dettagli sul volantino. Nota bene: la quota del soggiorno viene saldata in sede. Per informazioni sulle camere: Foresteria di Fonte Avellana (0721 730261)

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