Il Cerchio dei 4 Elementi

Corso di erboristeria e osservazione del paesaggio

Mercoledì 27 – Venerdì 29 luglio 2022                        Monastero di Fonte Avellana (PU)                 

Radice, Foglia, Fiore e Frutto,

tra spazio e tempo la pianta si manifesta secondo quattro principi universali,

Terra, Acqua, Aria, Fuoco

Alla base di una comprensione integrale delle piante troviamo quattro “radici”, gli elementi Terra, Acqua, Aria (Luce) e Fuoco (Calore). Invitano all’esperienza diretta, ad osservarne le qualità fino a giungere ad aspetti nuovi e insieme antichi. Dall’appassionante storia degli elementi a vie di conoscenza innovative, apriamo il grande libro della natura per una Erboristeria vivente.

Il corso è aperto a tutti, le lezioni sono teoriche e pratiche, strumenti di lavoro sono l’esperienza ampliata e l’osservazione di piante e paesaggio, la fitopreparazione, l’arte e il dialogo.

Temi del corso: Gli elementi come archetipi nella natura e nella storia dell’uomo

Leggere gli elementi nelle piante: osservazione delle piante e del paesaggio a Fonte Avellana I e II

Teoria e pratica dell’erboristeria stagionale e tradizionale

Gli elementi nel calendario biodinamico delle semine e in agricoltura

“Un giardino botanico a cielo aperto”, piante, paesaggi e personaggi del Monte Catria

A breve le modalità d’iscrizione e il volantino ………………

Valeriana officinalis L. e il forte linguaggio dell’arte

Siamo quasi a metà di questo anno 2022, a giugno mi fermo sempre un attimo per guardarmi indietro e avanti. Cosa ha germinato, come semi? Cosa ha fiorito? Intravedo fruttti e semi?

Le radici…. ….in questo caso di Valeriana officinalis L., le ho potute “sotterrare” alla maniera di Ars herbaria, come erborista, in un incontro stimolante. Quando sarà possibile pubblicherò immagini e accennerò a questo processo, ispirato dal mio primo libro sulle piante officinali.

In questi giorni Elisa Strinna, artista italiana, nel team di Jimmy Durham, espone due opere a Kassel, all’edizione 2022 di Documenta, una delle quali ha come tema proprio la “nostra” valeriana.

Erboristeria & paesaggio a Fonte Avellana – luglio 2022

Rigenerazione, Natura, Erboristeria con le giornate “Il Cerchio degli Elementi” con Erborista Karin Mecozzi.

Link all’evento sul sito di Fonte Avellana: https://lnkd.in/dp3zpca4

Stiamo organizzando un percorso estivo attraverso i 4 elementi come “non-corso”, con parti dedicate a lezioni di erboristeria, passeggiate, riposo e rigenerazione attraverso l’osservazione di piante e paesaggio, arte erboristica e incontri con persone che racconteranno esperienze di natura e sostenibilità. Il percorso è aperto a tutti, per sperimentare piante medicinali e paesaggio nel silenzio dell’Appennino marchigiano, nello splendido monastero di Fonte Avellana (PU).

Programma in elaborazione, per informazioni: karin.mecozzi@gmail.com

2021 IN A REVIEW: Herbalists without borders

HERBALISTS WITHOUT BORDERS – Recap and Program Review2021, please read the pdf report on https://www.hwbglobal.org/blog/2021-recap-and-year-in-review

I joined the association a few month before being envolved in the disasters of the earthquakes in Italy 2016/18. Living in the seismic crater I founded the first Chapter HWB Italy called “Central Apennines”.
Since then I organized many free courses, consultations and herbal shipments for #herbalistswithoutborders in our region, Marche, Italy.

Feel free to contact me for informations in Central Italy at karin.mecozzi@gmail.com


#herbalistswithoutborders #healthjustice #disasterrelief #erboristisenzafrontiere #erboristeriadicomunità

Down to the Ground – Green Medicine for the People!

Nell’articolo l’intervista a AGRICULTURAL AND RURAL CONVENTION “ARC 2020”, in cui parlo di Erboristeria senza frontiere, raccolta piante selvatiche, cultura erboristica, agricoltura biodinamica e paesaggio. Un movimento europeo per promuovere le pratiche sostenibili di agricoltura e salute, sono veramente grata di aver collaborato! Oltre il buio, luminose cose stanne nascendo, in Europa e nel mondo e come erborista ne faccio parte per tradizione.

La filosofia rispecchia la sua visione olistica del paesaggio in generale, che lei vede come più della somma delle sue parti: “Da un lato è importante considerare la conoscenza ecologica, scientifica, naturale – naturalmente, bisogna conoscere il terreno, la terra, le piante e così via. Ma dall’altro lato, è più olistico e creativo. Il paesaggio non è solo natura. Le persone lo cambiano senza pensare o guardare, anche solo raccogliendo una pianta. È importante che ognuno riconosca il proprio contributo personale al paesaggio”.

Karin è stata ispirata in giovane età da una nonna che camminava per la natura raccogliendo piante selvatiche e trasformandole in rimedi erboristici e infusi. A 16 anni ha visitato una fattoria biodinamica e si è innamorata sia della coltivazione che della filosofia: “Sapevo che l’agricoltura era meravigliosa, e ho trovato il metodo biodinamico molto affascinante – fare le preparazioni, camminare nei campi, guardare le stelle e la luna. Era così naturale per me”.

Seguì uno studio per tutta la vita della tradizione vegetale, compreso l’uso delle erbe.

Curare le persone risulta frustrante a causa delle leggi italiane contro l’erboristeria; Karin si concentra invece sull’educazione: scrive libri, organizza workshop e passeggiate locali di foraggiamento. Rimane ispirata da HWB e dal lavoro che fanno in tutto il mondo. “Mi piace il modo in cui gestiscono le situazioni estreme”, dice; “È davvero incredibile quello che fanno negli Stati Uniti, in Australia, in Africa – è così bello per un’erborista sapere che ovunque nel mondo ci sono persone che lavorano con le piante”.

Karin crede che tutti, agiati o meno, possano trarre beneficio da una migliore comprensione delle loro piante locali e del loro ambiente. È collegata con Petrarca, l’Accademia Europea per la Cultura del Paesaggio (www.petrarca.info), che lavora in modo olistico per migliorare le aziende agricole e l’uso del territorio in tutta Europa. Il processo implica considerare l’insieme – l'”organismo” dell’azienda agricola: i sistemi separati combinati che creano, ancora una volta, qualcosa di più grande della somma delle sue parti. I membri forniscono le loro prospettive uniche su un paesaggio: Karin considera la terra da un punto di vista erboristico, mentre altri potrebbero considerare la sua storia, l’ecologia, il patrimonio culturale o altri fattori.

Cerchiamo di scoprire qual è “l’insieme” di questo luogo”, spiega; “Ognuno lavora come individuo per fornire opinioni o impressioni. Dopo alcuni giorni ci riuniamo e molto lentamente cresce l’immaginazione della totalità che è la stessa per tutti, anche se le differenze rimangono”. Queste impressioni convergenti sono usate per formare piani per il futuro sano della terra. È un approccio di grande successo, dice.

Lavorare in diversi paesaggi e paesi soddisfa anche il desiderio di solidificare le connessioni paneuropee. “È importante che i paesi in Europa parlino insieme”, dice; “Non sappiamo cosa succede negli altri paesi. È anche psicologicamente importante, per la solidarietà”.

L’intervista è su: https://www.arc2020.eu/down-to-the-ground-green-medicine-for-the-people/?fbclid=IwAR2PDAfrLR8A47ogoBgNkbP8BgEP5amxz3yKAlLsOgWF25kZrC0HE5Rx1Lg

Für Karin Mecozzi, eine weitere Ausbilderin von Herbalists Without Borders/HWB (Kräuterfreunde ohne Grenzen), ist die Nahrungssuche ein wesentlicher Ansatz. Sie lebt in den ländlichen Regionen der Marken in Italien und schätzt den natürlichen Reichtum und die Kraft der einheimischen Wildpflanzen: “Sie sind sehr stark, weil sie sich in der wilden Landschaft befinden, die voller Kräfte ist – die Sonne, die Erde, alle Kräfte der Landschaft selbst wirken.”

Beim Anbau von Kräutern versucht Karin Mecozzi, die Bedingungen in der freien Natur so weit wie möglich nachzubilden, indem sie die Biodynamik praktiziert: “Mit dieser Methode kann man die Situation in der freien Natur nachahmen. Man kann der Pflanze das Beste geben – vom Boden, von der chemischen Seite, aber auch einen subtilen, sehr feinen Teil.”

Diese Philosophie spiegelt ihre ganzheitliche Sicht auf die Landschaft wider, die für sie mehr ist als die Summe ihrer Teile: “Einerseits ist es wichtig, das ökologische, wissenschaftliche, natürliche Wissen zu berücksichtigen – natürlich muss man den Boden, die Erde, die Pflanzen und so weiter kennen. Aber auf der anderen Seite ist es ganzheitlicher und kreativer. Landschaft ist nicht nur Natur. Der Mensch verändert sie, ohne nachzudenken oder hinzuschauen, selbst wenn er nur eine Pflanze in die Hand nimmt. Es ist wichtig, dass jeder seinen persönlichen Beitrag zur Landschaft erkennt”.

Karin wurde schon in jungen Jahren von ihrer Großmutter inspiriert, die in der Natur wilde Pflanzen pflückte und daraus Heilkräuter und Gebräu herstellte. Mit 16 Jahren besuchte sie einen biodynamischen Betrieb und verliebte sich sowohl in den Anbau als auch in die Philosophie: “Ich wusste, dass Landwirtschaft etwas Wunderbares ist, und ich fand die biodynamische Methode sehr faszinierend – die Vorbereitungen zu treffen, über die Felder zu gehen, die Sterne und den Mond zu beobachten. Es war so natürlich für mich.”

Es folgte ein lebenslanges Studium der Pflanzenkunde einschließlich der Verwendung von Kräutern.

Die Behandlung von Menschen ist aufgrund der italienischen Gesetze gegen die Kräutermedizin frustrierend schwierig; stattdessen konzentriert sie sich auf Aufklärung: Sie schreibt Bücher, veranstaltet Workshops und unternimmt Wanderungen zur Nahrungssuche in der Umgebung. Sie ist nach wie vor inspiriert von HWB und der Arbeit, die diese Organisation auf der ganzen Welt leistet. “Ich finde es toll, wie sie mit Extremsituationen umgehen”, sagt sie. “Es ist wirklich erstaunlich, was sie in den USA, Australien und Afrika tun – es ist so gut, als Kräuterkundige zu wissen, dass es überall auf der Welt Menschen gibt, die mit Pflanzen arbeiten.”

Karin ist der Meinung, dass jeder, egal ob er sich wohlfühlt oder nicht, von einem besseren Verständnis seiner lokalen Pflanzen und seiner Umwelt profitieren kann. Sie ist mit Petrarca, der Europäischen Akademie für Landschaftskultur, verbunden, die ganzheitlich an der Verbesserung der landwirtschaftlichen Betriebe und der Landnutzung in ganz Europa arbeitet. Dabei geht es um die Betrachtung des Ganzen – des “Organismus” des Bauernhofs: die einzelnen Systeme, die zusammen etwas schaffen, das größer ist als die Summe seiner Teile. Die Mitglieder bringen ihre einzigartigen Perspektiven auf eine Landschaft ein: Karin betrachtet das Land aus der Sicht eines Kräuterspezialisten, während andere die Geschichte, die Ökologie, das kulturelle Erbe oder andere Faktoren berücksichtigen.

“Wir versuchen herauszufinden, was das ‘Ganze’ dieses Ortes ist”, erklärt sie. “Jeder arbeitet als Einzelner und gibt seine Meinung oder seine Eindrücke ab. Nach ein paar Tagen kommen wir zusammen, und ganz langsam entsteht eine Vorstellung von der Ganzheit, die für alle gleich ist, auch wenn die Unterschiede bestehen bleiben.” Aus diesen übereinstimmenden Eindrücken werden Pläne für eine gesunde Zukunft des Landes entwickelt. Das ist ein sehr erfolgreicher Ansatz, sagt sie.

Die Arbeit in verschiedenen Landschaften und Ländern entspricht auch dem Wunsch, die gesamteuropäischen Verbindungen zu festigen. “Es ist wichtig, dass die Länder in Europa miteinander reden”, sagt sie, “wir wissen nicht, was in anderen Ländern passiert. Es ist auch psychologisch wichtig, für die Solidarität”.

Interview auf: https://www.arc2020.eu/down-to-the-ground-green-medicine-for-the-people/?fbclid=IwAR2PDAfrLR8A47ogoBgNkbP8BgEP5amxz3yKAlLsOgWF25kZrC0HE5Rx1Lg

A fascinating healing plant from the druidic tradition: Mistletoe (Viscum album L.)

Widespread throughout Europe and especially in France where it is still part of the official pharmacopoeia, the Viscum (Viscum album) is an evergreen shrub with a characteristic globular shape that grows as a semi-parasite on apple trees, maples, birches, elms, poplars, firs and, rarely, on oaks. Due to their stickiness, seeds scattered by birds and wind stick to the bark of host trees. They form small, strong rhizomes that penetrate the bark of the trees and extract the necessary nutrients. Germination cannot occur in the soil. Current botanical research is studying the interaction between mistletoe and the host plant. It appears that substances produced by the shrub positively affect the health of the host.

The central stem of mistletoe is lignified, and the branches remain green and elastic, forming a straight, concentric angular pattern. The leathery, oblong leaves face upward and outward. Flowering takes place in spring and it is not showy, fruits ripen between November and December and contain a single seed wrapped by whitish and sticky mucilage. Besides viscotoxins, the plant also contains acetylcholine, flavonoids and polysaccharides.

Mistletoe is one of the most mysterious and fascinating medicinal plants, pagan symbol of lightning. From Homer to Virgil, from Pliny to Celtic mythology and Druidic tradition, ancient legends and myths of heroes tell of its magical powers. Particularly beautiful is the myth of Baldur, immortal son of Odin and Freia. He was mortally pierced by a branch of mistletoe, the only plant that does not belong to the earthly plant world!

VISCUM ALBUM, fructi (web/m.peuckert)

In the constellation of Sagittarius, between Christmas and New Year’s Day, druids used to collect mistletoe to cure the ills of body and spirit. According to the Central European folk tradition, mistletoe sprigs were used to find water veins and hidden treasures, to protect houses and stables from evil presences.

We can therefore imagine that popular medicine in the past used mistletoe decoctions to cure a wide variety of ailments, from gout to epilepsy, from bubonic plague to ulcerous wounds. According to modern phytotherapy, mistletoe is one of the vagotonic agents and is indicated both in the treatment of arthritis, tendinitis, neuralgia and dermatitis, and for psychological disorders such as depression due to adaptation or fatigue. It has been shown that homeopathic dilutions of mistletoe help to better withstand the excess of stimuli to which we are exposed in the modern frenzy.

Please consider that Mistletoe extracts should be used internally only on the advice of an experienced phytotherapist, as the plant can be toxic in its various parts.

Great naturopaths of the past as Kneipp and Weidinger recommended maniluviums and foot baths infused with leaves and branches to complete the treatment of the circulatory system, to strengthen the heart.

In rheumatic diseases bathes with mistletoes extracts such as teas or fluid extracts and also salves are very helpful.  

Rudolf Steiner’s intuition about the antitumor and immunostimulating action of mistletoe is, as often, unprecedented. In the twenties of the last century, together with Ita Wegmann, he started the research, preparation and testing of new anthroposophical drugs based on mistletoe.

Those who wish to deepen their knowledge of the plant according to the criteria of anthroposophical research should consult the third volume of Wilhem Pelikan („Heilpflanzenkunde“ Verlag am Goetheanum, CH Dornach), which contains an accurate and complete description of its habitat. Striking aspects such as the so-called “anti-rhythmicity” (it bears fruit in winter), the extraordinary vegetative quality (it contains abundant chlorophyll in all plant parts) and the location (germination only on host trees). Research on mistletoe is in full swing in many European and foreign centers and clinics.

Karin Mecozzi HWB: Chapter “Central Apennines” San Severino Marche, Italy,

Published soon on HERBALISTS WITHOUT BORDERS / newsletter / -> www.hwbglobal.org

K. Mecozzi

BUON NATALE !

Nel silenzio delle Notti Sante si apre un dono nel cuore degli uomini, il miracolo dell’Amore. Nasce in ogni incontro tra uomini, animali e piante, in ogni parola, carezza e lacrima spesa per commozione e bellezza. Sboccia l’Amore nella culla della Terra, germoglia nelle Acque della misericordia, fiorisce nella Luce della presenza, matura frutti nel calore e nel fuoco della compassione universale.

Auguri a tutti voi, lettori e lettrici dei miei libri, partecipanti a corsi e passeggiate, a chi mi chiede tisane, erbe e consulenze erboristiche, a chi legge le mie parole qui nel corso dell’anno.

Buon Natale!

Karin

Per crearvi il vostro ritmo nei giorni della settimana, seguite questo piccolo esempio con le piante medicinali e aromatiche – il ritmo è Vita!

Tisane e Rimedi per 7 giorni      Domenica
  Sole
      ELICRISO Helichrysum italicum  Fegato, bile, sangue, ripulisce pensieri ed emozioni, pelleTISANA **ricetta per tutta la settimana** Versa 1 tazza di acqua bollente su 1 presa di droga, lascia in infusione per 10 minuti  
    Lunedì
Luna
    PRATOLINA
Bellis perennis
Pelle, espettorante Ammorbidisce e fluidifica, lenisce traumi e ferite, “arnica” dei  bambini  TISANA LAVAFERITE Su escoriazioni, piccoli tagli. Per sciogliere catarro  
      Martedì  
Marte
  ROVO
Rubus fruticosus
Gola, mucose orali, afte, intestino, astringenteTISANA Per gargarismi e sciacqui, su punture d’insetti  
   Mercoledì   Mercurio  LUPPOLO
Humulus luppulus
Sistema nervoso,  stomaco, digestioneTISANA per “Nervi saldi”, per rafforzarti interiormente e digerire meglio
    Giovedì
  Giove
    TIGLIO
Tilia spp.
Febbrifugo, antispastico, emolliente, sudorifero, riscalda e nutreTISANA per aprire il cuore ripulire l’organismo in caso di influenza, abbassare pressione sanguigna  
    Venerdì
  Venere
    MANDORLO
Prunus dulcis
Olio nutriente, per tonificare la pelle, nella  stipsi dei bimbi, olio vettore per oli essenzialiOLIO Venere Pulizia del viso con l’olio di mandorle puro bio, massaggialo su seno e glutei, applica sulla pancia dei bimbi  
    Sabato
  Saturno
    CIPRESSO Cupressus sempervirensApparato respiratorio, disinfetta vie urinarie e intestino, rafforza microcircolo, nei dolori reumatici.  TISANA Aiuta a respirare a fondo. Per la salute dell’apparato motorio. Nei momenti di passaggio.

Erboristeria pratica con Karin Mecozzi Erborista     www.karinmecozzi.com

Primi freddi: forza dalle erbe e calore per l’anima – Kräuterkraft und Seelenwärme

I frutti del biancospino macchiano le siepi di rosso cardinale, i cinorrodi di rosa canina guardano verso il cielo d’autunno come piccole fiamme. Aprendosi, i curiosi frutti della berretta dei preti mostrano il loro interno rosso-arancio. Il legno giallo di questo arbusto velenoso veniva usato per i ferri da maglia e costruire organi. Non solo bacche e frutti sono disponibili per gli animali, ma anche diverse noci e semi. Scorgo uno scoiattolo che salta da un ramo di un sorbo all’albero vicino, tentando di portare al sicuro il bottino prima del buio: nocciole, faggiole, piccole pigne e funghi per superare il lungo inverno.  

In questo periodo dell’anno il flusso di linfa delle piante si arresta e per un breve periodo sembra che la natura stia “morendo”. L’aria umida e fredda ti attraversa le ossa se non ti vesti in modo adeguato passeggiando per boschi e prati. Le giornate volgono al termine rapidamente, si fa buio nel primo pomeriggio e i raggi del sole, a volte, non riescono a dissolvere la copertura delle nuvole. Si avverte anche nell’anima, il “blues autunnale” che affligge molti, si manifesta come svogliatezza e bisogno di ritiro e calore. Sostanze stimolanti come quelle contenute nel caffè o nel tè nero vanno usate con moderazione, perché c’è il pericolo di diventare nervosi e ipersensibili e non più desti e di buon umore, se se ne fa un uso improprio.

L’erboristeria mette a disposizione molti rimedi interni ed esterni, dalle applicazioni di oli e oli essenziali, ai bagni e impacchi, fino agli estratti di piante medicinali, consigliati sempre individualmente da professionisti esperti. Per esperienza, a novembre consiglio l’estratto di avena verde (Avenae sativa herba), come tè (decotto) o in gocce (tintura madre).

Avena sativa L.

Contiene preziosi principi attivi (flavonoidi, beta-glucani,) e minerali, soprattutto la silice, e ha un effetto rinforzante sul sistema nervoso-sensoriale, sostiene il tessuto connettivo e la vescica. Il decotto di avena verde ha un gusto piacevole con il suo leggero aroma di vaniglia. Per gli alchimisti, Avena sativa si distingue per le sue qualità legate a Venere, i chicchi sono ricchi di proteine, magnesio e Vit. B. Rafforzano anch’essi i nervi nutrendo il sangue, i polmoni e le difese naturali del corpo. La farina d’avena è facilmente digeribile, ha poco glutine ed è facile da usare nel porridge della colazione, nel pane e nei dolci. Esternamente, le medicazioni di farina d’avena aiutano nella couperose, a lenire brufoli e nutrire la pelle secca, soprattutto nella stagione fredda.

Per questo periodo ti auguro di trovare forza e calore per corpo e anima con l’aiuto delle erbe, e salute e serenità nelle passeggiate autunnali nella natura.

Se sei interessata/o a preparazioni erboristiche e tisane composte da erbe selvatiche raccolte a mano, mandami una mail, grazie! (karin.mecozzi@gmail.com)

Kräuterkraft und Seelenwärme für kalte Tage

Kardinalrot hängen die Früchte des Weißdorns in den Hecken, Hagebutten zeigen wie kleine Flammen in Richtung Herbsthimmel. Beim Öffnen legen die rosaroten Früchte des Pfaffenkäppchens, auch Spindelstrauch (Evonymus europaeus L.) genannt, ihren orangeroten Fruchtkern frei. Aus dem gelben Holz dieses Giftstrauches wurden früher Stricknadeln und Orgelpfeifen hergestellt. Den Tieren stehen nicht nur Beeren und Früchte zur Verfügung, sondern auch Nüsse und Samen. Von einem Ast eines schlanken Speierlings (Sorbus domesticus L.) schwingt sich ein Eichhörnchen zum Nachbarbaum, im Versuch, seine Beute in Sicherheit bringen, bevor es dunkel wird: für den langen Winter werden noch Haselnüsse, Bucheckern, Kiefernzapfen, kleine Pilze gehortet.

Rosa canina L.

In dieser Jahreszeit hält der Lymphfluss der Pflanzen inne, eine kurze Zeit lang sieht es aus, als sterbe die Natur. Nasskalt ist die Luft, es geht durch Mark und Bein, wenn man sich beim Naturbetrachten nicht richtig warm anzieht. Der Tag neigt sich rasch dem Ende zu, am frühen Nachmittag wird es schon dunkel, die Sonnenstrahlen schaffen es manchmal nicht, die tiefhängende Wolkendecke aufzulösen. Das spürt man auch im Gemüt, der „Herbstblues“, der viele befällt, äußert sich als Schlappheit und dem Bedürfnis nach Rückzug und Wärme. Stimulantien wie Kaffee und Schwarztee sollten nur in Maßen genossen werden, da die Gefahr besteht, bei Missbrauch anstatt wach und gutgelaunt eher fahrig und überempfindlich zu werden.

In der Pflanzenheilkunde stehen allerhand Mittel zur Verfügung, angefangen von Duftanwendungen, Bädern und Wassertherapie, bis hin zu Heilpflanzenauszügen, die von Experten individuell abgestimmt werden sollten. Empfehlenswert ist ein Auszug aus grünem Haferkraut (Avenae sativa herba), als Tee (Abkochung) oder Tropfen (Urtinktur).

Es enthält wertvolle Wirkstoffe (Flavonoide, Beta-Glukane,) und Mineralien, hauptsächlich Kieselsäure, und wirkt stärkend auf das Nerven-Sinnessystem, kräftigt das Bindegewebe und die Blase und hat darüber hinaus, mit seinem leichten Vanillearoma, einen sehr angenehmen Geschmack. Für Alchemisten ist Avena sativa von Venus-Qualitäten geprägt, daher stärkt auch das nahrhafte Korn die Nerven über das Blut, die Lunge und das Immunsystem. Hafermehl enthält viel Einweiß, Vit. B und Magnesium, ist gut bekömmlich, hat wenig Gluten und schmeckt angenehm im Frühstücksbrei, in Brot und Gebäck. Äußerlich helfen Hafermehlauflagen bei Couperose, Pickeln und trockener Haut, gerade in der kalten Jahreszeit.

Ich wünsche Dir für diese Zeit die rechte Ruhe für Körper und Seele, viel Gesundheit und Freude bei Deinen Kräuterexperimenten und Herbstspaziergängen in der Natur.

Wenn Du an Präparationen und Tees aus wilden Heilkräutern Interesse hast, schreib mir einfach eine Mail, vielen Dank! (karin.mecozzi@gmail.com)

Persefone e la forza di tornare agli abissi

Ottobre. L’anno si volge lentamente alla notte. Dopo lunghe settimane d’estate, l’arsura nelle infinite giornate di sole, sulle colline e sui prati si deposita un primo sottile strato di nebbia. I campi sono nudi, pronti per la semina invernale, stanche foglie pennate di acacia e tremanti foglie di acero pendono dai rami.

Piccole drupe tonde brillano come per magia dalle siepi. I frutti di prugnolo, rosa canina, biancospino, corniolo sono tutti commestibili, medicinali, la polpa nasce durante l’intessere estivo tra terra, luce e pioggia: il processo di creazione e trasformazione della natura non termina mai e porta pane a sufficienza per tutti noi alla fine dell’estate.

Semi, nocciole e noci sono ora dei bei concentrati, duri come minerali e di varie forme: minuscoli acheni della famiglia delle Lamiaceae, a forma di goccia le nocciole, le noci simili agli emisferi del cervello. Sono il cuore del frutto maturo, l’ultima cosa che la pianta crea alla fine del semestre solare, grassi e oli saziano uomini e animali.

Fuori, la natura si sta quietando, si tingono le chiome degli alberi mentre i contorni del paesaggio perdono nitidezza sotto la pioggia autunnale. Una forza misteriosa appesantisce i semi, le foglie, tutta la pianta, la luce del primo mattino è fioca, i raggi del sole cadono obliqui sulla terra bruna.

Il nostro animo si incupisce, cerchiamo protezione nella casa calda, cercando di dare un senso, un significato alla stagione che viene. Possiamo trovarlo nei miti, nei racconti degli antichi come nell’immagine di Persefone. Dopo migliaia di anni, ancora le parole di Omero ci guidano a una comprensione più profonda del mondo, della natura e dell’anima umana.

Autunno, è dunque giunto il momento che Persefone torni negli oscuri abissi? Persefone, che nella lunga estate gioca con le onde dell’oceano, trasforma le foreste in tappeti verdeggianti, dona alle conchiglie il loro interno, al latte la sua forza e alle piante il loro potere curativo.

Laddove Persefone posa i piedi al suo ritorno dagli inferi, dal suolo spuntano violette profumate e viola scuro. Il corso dell’anno compie una svolta, in primavera la forza della vita riempirà gli esseri sulla terra e scorrerà come sangue caldo nei nostri corpi. Solo in autunno lascerà il mondo visibile, e la materia lascerà posto alla trasformazione invisibile di anima e spirito.

Vorrei lodare questi processi, inchinarmi alla natura e alla saggezza del Creatore. In autunno voglio indossare l’abito del mendicante, del monaco, dell’eremita, concentrarmi sul vero e sull’essenziale. È importante compiere un altro passo nella ruota dell’anno, per tornare alla visione interiore, cristallina, in inverno.

Come un pulito lago di montagna, come una baia tranquilla, come pura acqua di sorgente, chiarezza e calma ci aspettano nel grembo dell’inverno. Il destino, ignoto e benigno, vuole rivelarsi nell’interiorità, qui ci aspettano i misteri di guarigione!

Fiducia! Ogni pianta, ogni erba, solchi autunnali e semi addormentati, tutti noi cerchiamo momenti di lentezza e introspezione in autunno.  Nel trambusto della vita quotidiana seguiamo la via verso le forze cristalline della chiarezza interiore.

L’anno discendente diventa un quieto, arcaico cammino nella notte stellata della terra.

Oktober. Langsam wendet sich das Jahr der Nacht zu. Nach langen Sommerwochen, der Hitze, Trockenheit, den endlosen Sonnentagen, legt sich ein erstes dünnes Nebelkleid auf Hügel und Wiesen. Nackt, bereit für die Winteraussaat die Felder, müde hängen gefiederte Akazienblätter, bebende Ahornblätter an den Zweigen.

Aus den Hecken leuchten wie ein Zauber Beeren und Butten. Die Früchte von Schlehen, Hundsrose, Weißdorn, Kornelkirsche sind allesamt essbar, medizinisch, das Fruchtfleisch entsteht während des sommerlangen Webens von Erde, Licht und Sommerregen: der Schöpfungs- und Verwandlungsprozess in der Natur endet nie, bringt an jedem Sommerende genügend Brot für alle.

Samen, Kerne, Nüsse bilden pflanzliche Konzentrate, mineralisch hart und mannigfaltig geformt: die harten Schließfrüchte der Lippenblütler, tropfenförmige Haselnüsse, Walnüsse wie Gehirnhälften. Sie sind das Innerste der reifen Frucht, das Allerletzte, das die Pflanze am Ende des Sonnenhalbjahrs erschaffen hat. Nährende Fette und Öle verleihen Geschmack und machen uns Menschen und die Tiere satt und gesund.

Die Natur begibt sich nun äußerlich zur Ruhe, Baumkronen leuchten bunt, die Konturen in der Landschaft verschwimmen immer mehr im Herbstregen. Eine geheimnisvolle Kraft lässt Samen, Blatt, die ganze Pflanze schwer werden, das Licht am frühen Morgen wird fahl, schräg fallen Sonnenstrahlen auf die braune Erde.

Ernstgestimmt suchen wir Schutz im warmen Haus, versuchen, das Geschehen der Jahreszeit nach seiner Bedeutung zu ergründen. Dabei mögen wir auf erhellende, uralte Erzählungen und Mythen treffen, zum Beispiel auf die sinnbildliche Geschichte der Persephone. Nach Jahrtausenden erklingen die Worte Homers und schwingen uns ein in ein ganzheitlicheres Verständnis der Welt, der Natur und der menschlichen Seele.

Es ist Zeit für die Jungfrau, in die Tiefe zu gehen? Persephone, die im langen Sommer mit Meereswellen spielt, die Landschaft zum Ergrünen und Blühen bringt, die den Muscheln ihr Inneres, der Milch ihre Kraft und den Pflanzen ihre Heilkraft verleiht? Wo Persephone nach dem langen Winter ihre Schritte setzt bei ihrer Rückkehr aus der Unterwelt, spießen duftende, dunkelviolette Veilchen aus dem Erdboden empor. Ein neuer Jahreslauf setzt ein, Lebenskraft erfüllt aufs Neue Sein und Werden. Wie warmes Blut fließt sie durch unsere Körper – und auch durch Pflanzen und Tiere. Erst im Herbst verlässt sie die sichtbaren Dinge, und aus dem kraftvoll Physischen kann unsichtbar Seelisches und Geistiges entstehen.

Diese Vorgänge möchte ich preisen, mich vor der Natur verbeugen und der Weisheit des Schöpfers. Ich will im Herbst anlegen das Kleid des Bettlers, des Mönchs, des Eremiten, mich auf Wahrhaftes und Essenzielles konzentrieren. Es gilt, einen neuen Weg im Jahresrad zu beschreiten, zurückkehren zu der kristallklaren, inneren Sicht im Winter.

Wie ein sauberer Bergsee, wie eine stille Meeresbucht, wie perlendes Quellwasser warten Klarheit und Ruhe im Winterschoss auf uns. Hilfreiche Schicksalsmächte wollen sich an diesem inneren Brunnen offenbaren, hier kommen uns Mysterien der Heilung entgegen! Vertrau! Jede Pflanze, jedes Kraut, herbstliche Erdfurchen und schlafende Samen, wir legen uns alle zur Ruhe im Herbst, schauen im Trubel des Alltags auf unser Inneres, folgen dem Weg zur ordnenden Kristallkraft.

Das absteigende Jahr wird zum leisen, uralten Gang in die Sternennacht der Erde.