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Sciroppo di sambuco, ricetta semplice

Sciroppo di fiori di sambuco

 Si raccolgono dieci grosse infiorescenze di sambuco, i singoli fiorellini devono essere ben aperti. Si eliminano gli steli verdi e si mettono in una ciotola di vetro. Coprirli con tre limoni bio tagliati a fette (con la buccia) e acqua di sorgente (o di bottiglia, meglio se rivitalizzata). Fiori e limoni debbono essere perfettamente coperti dall’acqua.

Si fissa un panno di lino o cotone sulla ciotola per coprire e si mette al sole per un pomeriggio, poi si tiene in frigorifero per altre 12-24 ore. Si filtra e si pesa il liquido ottenuto. Si aggiunge lo zucchero di canna (il 50% del peso del liquido è sufficiente), scaldando leggermente. Versare in bottigliette a chiusura ermetica e pastorizzare in acqua bollente per 20 minuti. Una volta aperto, lo sciroppo si mantiene per diversi giorni se tenuto in frigorifero.

Lo sciroppo di sambuco diluito con acqua fresca è dissetante e rivitalizzante, bevanda tradizionale in Alto Adige durante il taglio del fieno e nei lavori pesanti. Si possono aggiungere foglie fresche di menta o verbena, fettine di limone o di altra frutta, ottenendo aromi particolari graditi da grandi e piccini.

 da “Ars herbaria, piante medicinali nel respiro dell’anno” Editrice Natura e Cultura

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Noch eine letzte Maibetrachtung

(…) TaraxacumEs bleibt nicht viel Zeit, um einzelne Arten in ihrem Wachstum zu beobachten, rasch hat sich die Pflanzenwelt neu eingekleidet. Einige haben es recht eilig, in kürzester Zeit sind sie schon am Blühen, vollenden den Wachstumsprozess und bilden Samen. Korbblütler wie Huflattich, oder später Löwenzahn, senden Achänen (Schließfrüchte) wie seidige Boten in die Frühlingslandschaft: für sie dauert das Jahr nur wenige Wochen. (…)

Roses for a very special place

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ph. Paola Tallarini

Paola Tallarini, artist in Bern, has sent this beautiful photo to me today, a mandala built of roses among the trees. – Questo meraviglioso Mandala di Rose mi è stato donato oggi da Paola Tallarini, artista e amica. Si trova nella foresta di Berna (CH), in un Labirinto in mezzo al bosco.

http://www.labyrinth-international.org/index.php?page=662191267&f=1&i=662191267

Dall’Alto Adige: frittelle di sambuco

Oggi ricevo una bella ricetta da Alexia Verena Zöggeler, autrice del libro “Die gute Landkräuterküche” (Löwenzahnverlag 2016) e del blog – landkraeuter.wordpress.com -. Alexia è esperta di piante officinali (floresperta certificata), vive a Vöran, Verano, non lontano da Merano, la mia città natale. Ecco le frittelle di sambuco, con fiori appena raccolti di Sambucus nigra.

Frittelle di fiori di sambuco

per 4 persone

2 uova, 1/4 l acqua, 1 cucchiano di rhum, il contenuto di 1/2 baccello di vaniglia, 4 cucchiai di zucchero, sale, 150 g farina. Mescolare fino ad ottenere una pastella liscia, far riposare per mezz’ora circa. Usare olio da frittura di ottima qualità (olio di semi di girasole high oleic) in una pentola grande e riscaldarlo. Per vedere se la temperatura è giusta provare con un cucchiaio di legno mettendo il manico nell’olio ben caldo: se salgono delle bollicine, l’olio ha una temperatura ideale. Intingere ogni singola ombrella nella pastella e friggere nell’olio per ca. 2-3 minuti. Estrarre e deporre su carta da cucina.

Servire i fiori ancora caldi, con del gelato di vaniglia.

Sambucus arbusto

Galium odoratum (L.) Scop

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Galium odoratum (L.) Scop. / wikisource.org

Finalmente!

Trovata Asperula odorosa (Galium odoratum) sotto il Catria, cresce proprio sopra il Monastero di Fonte Avellana! Tappeti! Attenzione, qui non si raccoglie – sono le Aree floristiche protette della Regione Marche, cercherò di trovarne altre e ne raccoglierò.

Qui nel Montefeltro non l’avevo ancora vista, sono felice di incontrare questa piantina, graziosa, profumata e dalle antiche tradizioni, officinali e culinarie: in tedesco si chiama “Waldmeister”, “Mastro del bosco”, e nei paesi d’oltralpe viene usata tradizionalmente per bevande alcoliche rinfrescanti (Waldmeisterbowle), birra artigianale e come spezia.

Il principio attivo della pianta delle Rubiaceae (glicosidi cumarinici) dona all’asperula un odore gradevole, tipico ma…. solo se si essicca (tipico delle cumarine). Nelle tisane dà un ottimo sapore, ha effetti antispastici e digestivi. “Rinfresca” il fegato, è rilassante nell’insonnia dei bimbi, viene impiegata anche fresca per disinfettare piccole ferite in montagna.WP_20160417_14_10_04_Pro Chi è in terapia con anticoagulanti e in gravidanza non dovrebbe usarla.

 

 

 

Rosmarinus officinalis L.

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In Italia molte case hanno il “loro”rosmarino, che ricopre il muro di pietra a sud, riscaldato dal sole mediterraneo. Chi non può coltivare in giardino il nobile arbusto della famiglia delle Lamiaceae…. lo trova fresco dal vicino ;-), essiccato in erboristeria; si può coltivare sul balcone in vasi di terracotta, per godere delle belle fioriture e del suo profumo speziato.

Consiglio un rametto di rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) a tutte le donne, a portata di mano come “rimedio di pronto soccorso”: è per un calo di energia, durante il periodo mestruale, in convalescenza. Si usa semplicemente in infusione veloce o addirittura, se non si riesce altrimenti, in infusione fredda. Tre tazze di tisana al rosmarino al giorno per tre settimane aiutano a regolarizzare la pressione sanguigna. Essiccato e polverizzato, il rosmarino diventa piccante, da provare sulle pietanze con parsimonia e intelligenza: vi aspettano nuovi sapori!

Delle proprietà medicanili e dell’azione sull’Io della pianta racconterò in un apposito articolo, con calma – il rosmarino invita al ritmo e allo scrivere con gentilezza e riflessione. Per oggi, tra mille salutari ricette di erboristeria tradizionale e moderna, una preparazione sperimentata da anni:

Acetolito al rosmarinoper capelli lucidi

 10 g di fiori essiccati di elicriso

4 rametti di 10 cm di rosmarino fresco o secco

10 g di foglie di ortica secca

per capelli scuri: 5 g di fiori di carcadè o tiglio

per capelli biondi e bianchi: 5 g di fiori di camomilla

Sminuzza e tritura le erbe secche nel mortaio, ponile in una bottiglia di vetro a collo largo, mischiale bene e versa sulle erbe una soluzione 1:1 di aceto di mele e acqua oligominerale. Scuoti ancora e metti sul davanzale, al sole, per 24 ore.La macerazione dura 7 giorni, quindi filtra e conserva in una bottiglia di vetro scuro. Dopo il lavaggio, aggiungi un bicchiere di acetolito a 1 litro di acqua tiepida (non del rubinetto), versa sui capelli, non risciacquare, asciuga i capelli. I capelli acquistano un aspetto sano e lucido in modo naturale!

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