Calendula officinalis L.
Categoria: Blog
11 giugno 2016
Escursione sul Monte Catria, per commemorare l’erborizzazione di d. Raffaele Piccinini nel 1866 che partì da Fonte Avellana….
Corso di erboristeria 22-24 luglio 2016 Monastero di Fonte Avellana
Sciroppo di sambuco, ricetta semplice
Sciroppo di fiori di sambuco
Si raccolgono dieci grosse infiorescenze di sambuco, i singoli fiorellini devono essere ben aperti. Si eliminano gli steli verdi e si mettono in una ciotola di vetro. Coprirli con tre limoni bio tagliati a fette (con la buccia) e acqua di sorgente (o di bottiglia, meglio se rivitalizzata). Fiori e limoni debbono essere perfettamente coperti dall’acqua.
Si fissa un panno di lino o cotone sulla ciotola per coprire e si mette al sole per un pomeriggio, poi si tiene in frigorifero per altre 12-24 ore. Si filtra e si pesa il liquido ottenuto. Si aggiunge lo zucchero di canna (il 50% del peso del liquido è sufficiente), scaldando leggermente. Versare in bottigliette a chiusura ermetica e pastorizzare in acqua bollente per 20 minuti. Una volta aperto, lo sciroppo si mantiene per diversi giorni se tenuto in frigorifero.
Lo sciroppo di sambuco diluito con acqua fresca è dissetante e rivitalizzante, bevanda tradizionale in Alto Adige durante il taglio del fieno e nei lavori pesanti. Si possono aggiungere foglie fresche di menta o verbena, fettine di limone o di altra frutta, ottenendo aromi particolari graditi da grandi e piccini.
da “Ars herbaria, piante medicinali nel respiro dell’anno” Editrice Natura e Cultura
Noch eine letzte Maibetrachtung
(…) Es bleibt nicht viel Zeit, um einzelne Arten in ihrem Wachstum zu beobachten, rasch hat sich die Pflanzenwelt neu eingekleidet. Einige haben es recht eilig, in kürzester Zeit sind sie schon am Blühen, vollenden den Wachstumsprozess und bilden Samen. Korbblütler wie Huflattich, oder später Löwenzahn, senden Achänen (Schließfrüchte) wie seidige Boten in die Frühlingslandschaft: für sie dauert das Jahr nur wenige Wochen. (…)
Roses for a very special place
Paola Tallarini, artist in Bern, has sent this beautiful photo to me today, a mandala built of roses among the trees. – Questo meraviglioso Mandala di Rose mi è stato donato oggi da Paola Tallarini, artista e amica. Si trova nella foresta di Berna (CH), in un Labirinto in mezzo al bosco.
http://www.labyrinth-international.org/index.php?page=662191267&f=1&i=662191267
Dall’Alto Adige: frittelle di sambuco
Oggi ricevo una bella ricetta da Alexia Verena Zöggeler, autrice del libro “Die gute Landkräuterküche” (Löwenzahnverlag 2016) e del blog – landkraeuter.wordpress.com -. Alexia è esperta di piante officinali (floresperta certificata), vive a Vöran, Verano, non lontano da Merano, la mia città natale. Ecco le frittelle di sambuco, con fiori appena raccolti di Sambucus nigra.
Frittelle di fiori di sambuco
per 4 persone
2 uova, 1/4 l acqua, 1 cucchiano di rhum, il contenuto di 1/2 baccello di vaniglia, 4 cucchiai di zucchero, sale, 150 g farina. Mescolare fino ad ottenere una pastella liscia, far riposare per mezz’ora circa. Usare olio da frittura di ottima qualità (olio di semi di girasole high oleic) in una pentola grande e riscaldarlo. Per vedere se la temperatura è giusta provare con un cucchiaio di legno mettendo il manico nell’olio ben caldo: se salgono delle bollicine, l’olio ha una temperatura ideale. Intingere ogni singola ombrella nella pastella e friggere nell’olio per ca. 2-3 minuti. Estrarre e deporre su carta da cucina.
Servire i fiori ancora caldi, con del gelato di vaniglia.
13 – 15 maggio 2016
Galium odoratum (L.) Scop
Finalmente!
Trovata Asperula odorosa (Galium odoratum) sotto il Catria, cresce proprio sopra il Monastero di Fonte Avellana! Tappeti! Attenzione, qui non si raccoglie – sono le Aree floristiche protette della Regione Marche, cercherò di trovarne altre e ne raccoglierò.
Qui nel Montefeltro non l’avevo ancora vista, sono felice di incontrare questa piantina, graziosa, profumata e dalle antiche tradizioni, officinali e culinarie: in tedesco si chiama “Waldmeister”, “Mastro del bosco”, e nei paesi d’oltralpe viene usata tradizionalmente per bevande alcoliche rinfrescanti (Waldmeisterbowle), birra artigianale e come spezia.
Il principio attivo della pianta delle Rubiaceae (glicosidi cumarinici) dona all’asperula un odore gradevole, tipico ma…. solo se si essicca (tipico delle cumarine). Nelle tisane dà un ottimo sapore, ha effetti antispastici e digestivi. “Rinfresca” il fegato, è rilassante nell’insonnia dei bimbi, viene impiegata anche fresca per disinfettare piccole ferite in montagna. Chi è in terapia con anticoagulanti e in gravidanza non dovrebbe usarla.
Rosmarinus officinalis L.
In Italia molte case hanno il “loro”rosmarino, che ricopre il muro di pietra a sud, riscaldato dal sole mediterraneo. Chi non può coltivare in giardino il nobile arbusto della famiglia delle Lamiaceae…. lo trova fresco dal vicino ;-), essiccato in erboristeria; si può coltivare sul balcone in vasi di terracotta, per godere delle belle fioriture e del suo profumo speziato.
Consiglio un rametto di rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) a tutte le donne, a portata di mano come “rimedio di pronto soccorso”: è per un calo di energia, durante il periodo mestruale, in convalescenza. Si usa semplicemente in infusione veloce o addirittura, se non si riesce altrimenti, in infusione fredda. Tre tazze di tisana al rosmarino al giorno per tre settimane aiutano a regolarizzare la pressione sanguigna. Essiccato e polverizzato, il rosmarino diventa piccante, da provare sulle pietanze con parsimonia e intelligenza: vi aspettano nuovi sapori!
Delle proprietà medicanili e dell’azione sull’Io della pianta racconterò in un apposito articolo, con calma – il rosmarino invita al ritmo e allo scrivere con gentilezza e riflessione. Per oggi, tra mille salutari ricette di erboristeria tradizionale e moderna, una preparazione sperimentata da anni: