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Detersione del viso con oli vegetali preziosi: OLIO DI SEMI DI CANAPA
Paesaggio – Landschaft
Dalle domeniche sul Catria porto a casa foto, appunti, erbe e immagini interiori di alberi, atmosfere e aromi. Il paesaggio ha origine in me ogni volta che lo cerco. E il lunedì, mentre cerco di concentrarmi sul lavoro, mi trovo a recitare dei versi. Ecco, sono i versi di Rainer Maria Rilke, dal Libro delle ore – Stundenbuch (1899-1903)
Ich lebe mein Leben in wachsenden Ringen,
die sich über die Dinge ziehn,
Ich werde den letzten vielleicht nicht vollbringen,
aber versuchen will ich ihn.
Ich kreise um Gott, um den uralten Turm,
und ich kreise jahrtausendelang;
und ich weiß noch nicht: bin ich ein Falke, ein Sturm
oder ein großer Gesang.
Vivo la mia vita in anelli crescenti
che si infilano sopra le cose.
Probabilmente non concluderò l’ultimo
però ho la volontà di tentare.
Ruoto intorno a Dio, all’arcaica Torre,
ruoto da millenni;
E ancora non so: sono falco o tempesta,
o sono un grande canto.
Rainer Maria Rilke
Helichrysum italicum, gennaio 2016
Elicriseti, popolamenti di elicriso spontaneo in inverno.
Wilde Immortelle (Helichrysum italicum) im Winter.
Pietra rosa, calcare, ginepri compagni e l’elicriso in versione invernale, la tomentosità rende foglie e rami azzurri e vellutati. Misurerò l’angolazione dell’inserzione fogliare, pare diversa (rispetto all’estate). L’elicriso in inverno assume la forma di stella.
E l’inconfondibile fragranza, il profumo di “macchiamediterraneamarecielocaldnerolibergamottovanigliaradice” muta, a gennaio prevalgono ancora altri componenti nell’olio essenziale.
Tuttora presente, però, l’olio essenziale di elicriso è sempre presente! Ora più utile che mai per proteggere i suffrutici dal gelo.
Seminare un albero, einen Baum säen
Seminare un albero, vederlo germogliare e metterlo a dimora
in giardino o nel bosco è una bella esperienza per grandi e piccoli,
e si può fare anche in città. Piantare un albero significa
dare vita e ossigeno al nostro pianeta!
Per far nascere una piccola quercia raccogli delle ghiande appena
cadute (in autunno) e mettine due o tre in dei vasetti con una miscela
di terra, sabbia e torba. durante l’inverno lascia i vasetti in un luogo
fresco e buio e annaffia con poca acqua ogni dieci giorni. a marzo
portali sul davanzale della finestra o sul balcone, bagnando un po’ più
spesso senza esagerare. le ghiande germinano con le prime giornate
tiepide: prima compaiono i cotiledoni, le prime foglie, poi si innalza il
fusto ancora morbido e verde. quando la pianta raggiunge un’altezza
di 40 cm circa (cresce molto lentamente!) è pronta per essere trapiantata
all’esterno. se non hai un giardino porta la piccola quercia
nella zona verde più vicina*, in un parco o in un bosco dove ha abbastanza
spazio per crescere, e segui il suo sviluppo nel corso dell’anno.
Einen Baum zu säen und zu pflanzen, ist gerade für Kinder eine besondere Erfahrung:
Im Herbst sammelt man frische Eicheln, steckt zwei, drei davon in einen Topf mit lockerer Blumenerde und Sand, stellt ihn an einen dunklen kühlen Ort (nicht unter 5 Grad). Auch im Winter muss man einmal wöchentlich gießen. Im März kann man den Topf ans Fensterbrett oder auf den Balkon stellen und bald darauf sieht man, dass die Samen keimen. Nach kurzer Zeit stehen „Miniatureichen“ da, mit einem verholzten Stamm und kleinen gebuchteten Blättern. Wenn die Pflanzen 50 cm hoch sind, kann man sie ins Freie setzen. Wer keinen Garten hat, kann sie im Park pflanzen und sie in jeder Jahreszeit besuchen. Eichen wachsen sehr langsam und blühen erst nach Jahren, bilden weibliche und männliche Blüten an der selben Pflanze. Sie werden je nach Art bis zu 40 Meter hoch.
(Karin Mecozzi, Ars Herbaria, piante medicinali nel respiro dell´anno, Ed. Natura e Cultura, Savona & Heilpflanzen im Jahreslauf, Natura Verlag (VAMG) Basel
In inverno pieno: il TIMO in foglie, come essenza e in cucina
Il nome del timo, nota pianta officinale mediterranea, proviene dal greco “thymos”, coraggio. Thymus vulgaris è un suffrutice tappezzante della famiglia delle Lamiaceae e cresce spontaneo nell’Italia centro-meridionale come anche in altri paesi dal clima mite. Ha foglie ovali, ricche di ghiandole oleifere, e forma cuscinetti fitti e profumati, ben radicate. Osservando i luoghi in cui cresce, aridi e sassosi, si rimane ammirati dalla loro tenacia e longevità. Una volta piantato in giardino, il timo resiste per molti anni attirando le api, preziose amiche, farfalle colorate e bombi.
I rametti di timo con i fiori rosei e bianchi (la droga consiste nelle “sommità fiorite” e nelle foglie) si raccolgono in aprile, maggio, si possono essiccare a mazzetti, appesi a testa in giù in un luogo ventilato, oppure nell’essicatorio. A casa nostra, i mazzetti di timo rosso e serpillo, santoreggia e salvia non mancano mai, sono appesi in cucina, in soffitta, nella dispensa e in bagno.
I diversi tipi di timo, secondo il chemiotipo, emanano una fragranza secca, dall’aromatico al pungente, dal colore trasparente al rosso rubino. Tra i diversi chemiotipi conosciamo il timo rosso (ct.timolo) che viene usato sia a scopo medicinale e il timo bianco (ct. linalolo), più blando, indicato come olio essenziale nei diffusori da camera per i più piccoli insieme a mandarino, arancio dolce e cajeput.
L’intera pianta di timo è permeata dall’olio essenziale, fino alla radice, dove si confonde con l’odore della terra magra su cui cresce. E’ anche ricca di tannini e flavonoidi e la droga di timo, le foglie e i fiori, possono aumentare le difese immunitarie. Dal punto di vista fitoterapico, due sono secondo me gli aspetti interessanti e più insoliti (a parte l’azione balsamica) che forse non tutti conosono: Thymus vulgaris è indicato nell’anemia (aiuta il fegato nell’assimilazione del ferro e nell’emopoiesi) e come disinfettante intestinale, ad esempio nelle forme parainfluenzali, con diarrea, meteorismi e nausea.
L’uso officinale e balsamico è antichissimo: da foglie e fiori si ottiene l’olio essenziale dalle proprietà fortemente antivirali, antisettiche. Si usa con parsimonia e solo per via esterna. L. o.e. di timo può essere diluito nel miele, nel latte o nell’aceto di mele e aggiunto all’acqua per pulire e disinfettare superfici e pavimenti, mobili di legno (antitarme) e armadi.
E’ anche un ottimo antifungino per il “piede da atleta”.
L’inalazione dell’olio essenziale, va detto, non è priva di rischi, talmente è forte. L’olio non deve venire mai a contatto con le mucose. Per l’uso (esclusivamente!) esterno si aggiungono 1,2 gocce a “liquidi vettori” come infusi, decotti (su prescrizione dell’erborista), acqua e bicarbonato , acqua e sapone naturale, per suffimigi e lavande.
Come dicevo sopra, per bambini è preferibile procurarsi l’essenza di timo bianco, meno forte ma sempre antisettica.
Le foglie di timo essiccate e triturate al momento danno una nota calda e piccante ai nostri piatti. Insieme all’orginano, alla santoreggia, al rosmarino e al basilico, il timo è una spezia “di base” per digerire meglio cibi proteici come carne e pesce e legumi, i latticini freschi (ottimo sulla mozzarella fresca) e per rendere più amabile e particolare la nostra salsa di pomodoro. Il timo è da provare nei sughi ai funghi e …. semplicemente su una bruschetta con dell’olio di oliva extravergine biodinamico – aromi mediterranei celestiali!
Il giusto rimedio secondo Goethe
Fitoterapia applicata – erbe, frutti, radici, fiori e loro estratti per aumentare e migliorare le difese immunitarie
Combatte la stanchezza, l’arancio luminoso dell’OLIVELLO SPINOSO
Hippophae rhamnoides (Elaeagnaceae), potente rimedio della fitoterapia moderna e tradizionale, cresce spontaneo lungo i greti dei fiumi e nei terreni sabbiosi. L’arbusto viene piantato volentieri nelle siepi miste per bordure.
L’olivello è tipico in Asia settentrionale e in Italia cresce al nord, per esempio in Friuli, Alto Adige, Trentino. Resiste ai venti del nord e alle gelate; ha fiori maschili e femminili, e foglie argentate lanceolate.
Ha frutti tondi color arancio vivo, che contengono molta vitamina C, provitamina A (carotene), acidi organici e flavonoidi. Si raccolgono a settembre (attenzione alle lunghe spine) e si spremono per estrarrne il succo.
In cosmesi si apprezza l’olio dei frutti ricco di acidi linoleici.
Per aumentare le difese immunitarie si prendono tre cucchiai di succo al giorno: è ottimo nello yoghurt o diluito con acqua o tisana. Nelle fredde giornate di gennaio, l’energia dell’olivello spinoso combatte la stanchezza e regala il buonumore!
Fonte Avellana 2016
Buon Natale
Buon Natale – frohe Weihnachten – merry Christmas to you all!
grazie per leggermi e seguirmi, grazie per amare la Natura!