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Inverno

Bene, è inverno.
(leggete se volete saperne di più………..)
 
Bene, è inverno.
Non chiedetemi, di fare “gli auguri” per il “solstizio”. Non sottointendete che stiamo andando “verso la luce” e quindi siamo fuori dall’inverno. Sento che mancano informazioni. Si sovrappongono delle cose, forse, tra umano e naturale e desiderio e confusione. Vediamo, dunque, insieme. Le giornate si allungano, è vero, la luce del Sole è meravigliosa, certo, … ma…. succede un vero miracolo ora, proprio ora, in inverno. Ascoltate.
 
In agricoltura biodinamica sta succedendo qualcosa di sttraorindario in questi giorni: la Terra nell’emisfero settentrionale si prepara al vero inverno. Il vero inverno consiste in 40 giorni, secondo gli studi cronobiologici dell’antroposofia, tra il 22 dicembre e il 2 febbraio. Ora il’aria appena sopra e sotto terra non si scalda più.. Capite?. Non fatevi ingannare dall’apparente caldo, METTETE UNA MANO SOTTOTERRA (L’HO FATTO IERI) e rendetevi conto: ora la terra, il suole, è freddo.L’aria nella terra, l’umidità del suolo, restano freddi. In Alto Adige gela, in Sicilia no. Ma dapperutto siamo al massimo del freddo a fine gennaio.
Fuori possono fiorire mimose, prugnoli, crochi – sotto è inverno. Provate e sentire con le vostre mani, ogni due tre giorni. Sporcatevi le mani per sentirlo, vi invito. Proverete qualcosa di incredibilmente forte, bello, vivo. Come ogni agricoltore, Sentire la terra bruna. Carnale, direi. Il grembo.
Dunque, ….solo ora la vegetazione “sta buona”, non scalpita (non fatevi ingannare dai crocus dallle pratoline e dalle erbette), non si riproduce (quasi)
 
Ed ecco che adesso il suolo, i semi soprattutto nel suolo, possono accogliere…. cosa? Accolgono delle forze sottili legate ai cristalli, secondo Steiner, impulsi non visibili e (non ancora) misurabili che portano ordine e struttura nel terreno. Vedete? I glomeruli nel terreno e… i semi…. riordinano sottilmente la loro conformazione. Si può vedere nelle analisi per immagini. Lo potete “sentire” se mettete la mano sotto terra (se non è quest’anno, è l’anno prosssimo, allenatevi, ci vuole perseveranza).
 
E dopo, dopo il 2 febbraio (Candelora), quando il suolo avrà fatto ordine mediante questi impulsi di cristallizzazione, i semi avranno la capacità di “muoversi” interiorimente per andare verso una germinazione. Il mistero. La germinazione.
 
Invece, prima, ci vuole questa trasformazione degli zuccheri in amidi e verso le sostanze proteiche (e qui la chimica ci aiuta a spiegare).Solo allora, dopo un rioridnamento sotto terra e nelle cellule meristematiche, che avviene appunto adesso, la natura si può rivolgere alla luce.
 
Per oggi mi fermo –
Grazie della vostra attenzione, Karin Mecozzi, erborista, esperta di osservazone del paesaggioFoto-0111Vischio acero2

Hypericum perforatum L.

Rispetto al momento che stiamo vivendo ora (è presto Natale, arriva il Solstizio invernale, e si sente nella Natura), il periodo di fioritura di questa bellissima pianta, l’erba di San Giovanni, Hypericum perforatum L., è lontano. Anzi, la pianta fiorisce nel periodo opposto, in un momento dell’anno in cui ogni pianta, ogni fiore, ogni foglia, volge verso la luce infinitamente calda dell’estate.

Ecco, vorrei dire oggi che l’iperico aiuta a volgerci verso la luce e portare dei raggi di consapevolezza e luminosità nella vita presente. Sto miscelando delle tisane con il raccolto dell’estate scorsa e ammiro le forme della pianta secca. Il suo profumo, i petali gialli della droga secca mi danno gioia e anche un po’ di curiosità, come sempre.

Come pianta medicinale (ed è veramente medicinale), gli estratti aiutano sia a livello psicofisico, nelle astenie e leggere depressioni, sia nei periodi di affaticamento dopo un’influenza. Inoltre, per via interna, l’iperico ha ottime proprietà antibiotiche e cicatrizzanti. Da provare quando si soffre di gastrite o colite. L’effetto sull’apparato nervoso, i tendini e l’apparato motorio appurato, è prezioso soprattutto nelle infiammazioni come nella temuta “sciatica” eHypericum perforatum nelle nevralgie facciali. L’oleolito rosso rubino aiuta a sciogliere le contrazioni muscolari e nelle  ustioni. E’ un toccasana per le mani che lavorano, da massaggiare con cura anche sulle ginocchia doloranti in inverno.

Non assumete mai estratti ponderali senza chiedere parere a un medico fitoterapeuta esperto. Vengono venduti liberamente in erboristeria e farmacia, personalmente non sono convinta che sia buona cosa. L’iperico con il suo particolare fitocomplesso e la sua presenza (osservtelo l’anno prossimo!) ha un’azione luminosa ed efficace per diversi disturbi, ma possiede anche principi attivi, a livello chimico, che possono interagire con alcuni farmaci di sintesi.

L’iperico ci invita all’atttenzione, alla presenza. giallo, rosso e il verde delle sue belle foglioline perforate – una pianta miracolosa, bella e magica proprio in inverno.

 

 

Aspettando Santa Lucia (Domani a Monte Giove)….

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Domani, al Monastero di Monte Giove, saluteremo anche due abeti greci, simboli dell’essere eremiti e anche dell’essere Camaldolesi.

Nell’erboristeria antroposofica l’abete è collegato a principi e impulsi  (Steiner parlava di “forze” come si usava in quegli anni) di verticalità (Saturno), calore (oli essenziali, resine, Sole) e luce (vitamina C nelle gemme, glicosidi).Vi interessa l’unione tra conoscenze scientifiche moderne sulle piante e ricerca olistica? Mandatemi le vostre idee, le vostre domande sul profilo facebook della nostra piccola associazione (fb thaleia natura), possiamo scambiarci esperienze e idee. E’ tempo di unire le forze, di concentrarci sull’essenziale, di credere nel superamento dell’oscurità – è quasi Santa Lucia…

I due abeti di Monte Giove si trovano di fronte alla “farmacia” dell’Eremo, in piena luce e con belle fronte scure.

 all’Eremo di Camaldoli

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Con l’Abete bianco i Camaldolesi hanno creato foreste intere

the rhythm of a stinging nettle

One of my favourite plants is Urtica dioica L. Every time I find such a pillow of stinging nettles, I feel happy. URTICA should grow around all our heart, says Rudolf Steiner, and I find, he’s right. Is it because of the particular green of the leaves, these tiny hairs on the stem, their fragrance while the soil evaporates in autumn – so typical? At last, it is the rhythm of the WHOLE plant: an orchestra of drummers? I wish a nice Saint Martin’s evening, tonightFoto-0155