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Giugno – i paesaggi dell’Appennino marchigiano, nei pressi di Urbino

passo lunano

Lungo l’Appennino marchigiano si stendono vallate e colline, monti e pianure. Scendono fiumi e fossi, verso il mare. Qui sono a metà tra Urbania e un piccolissimo paese, Lunano, sempre nel Montefeltro (PU). Erborista “on tour”… Mi fermo con la macchina, scendo, decido di sedermi sul campo con il fieno appena tagliato. Respiro… respiro… …, è arrivata JUNO – GIUGNO, il mese in cui l’anno solare culmina, e così anche molte piante medicinali e spontanee.

Maggio – il Verde mare di foglie: erba, erbe, foglie di alberi, arbust – qui la Quercia nell’Appennino umbro-marchigiano

Maggio - il Verde mare di foglie: erba, erbe, foglie di alberi, arbust - qui la Quercia nell'Appennino umbro-marchigiano

Quercia
Quercus spp.
Dai tempi antichi la quercia è considerata dagli uomini un simbolo di forza, potere e resistenza.
Le decorazioni di etruschi e greci, romani e celti, e gli stemmi delle stirpi nobili o di città e regioni riportano foglie, rami e ghiande del grande albero europeo. Scorgendo una pianta da lontano cogliamo subito che la quercia è diversa da altre latifoglie. Il tiglio, l’acero o l’olmo, ad esempio, conquistano lo spazio estendendo i rami in modo lineare, con un’apertura più o meno simmetrica e linee slanciate, anche flessuose. La quercia adulta, invece, si contorce, i rami si piegano e si girano su se stessi formando nodi e gobbe. Seguendo la crescita dell’albero la corteccia appare piena di screpolature, spessa, impenetrabile. Sulla superficie migliaia di formiche corrono su e giù, dai nidi costruiti nelle cavità dell’albero, quasi fosse terra! L’immagine che sorge nell’osservatore è quella della lava che sgorga dal cratere di un vulcano, rossa come la brace e liquida……. (dal libro dell’autrice: “Ars herbaria, piante medicinali nel respiro dell’anno”)

LA METAMORFOSI NELLE PIANTE E NEL PAESAGGIO

 

Sono aperte le iscrizioni a:

“LA METAMORFOSI NELLE PIANTE E NEL PAESAGGIO”
V° Corso teorico pratico di osservazione della natura

26 – 29 giugno 2014

Albergo Oasi San Benedetto, Lamoli di Borgo Pace (PU)

a cura di Ass. culturale THALEIA & Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA
Metamorfosi significa trasformazione, mutamento, modificazione. Il nostro occhio vede però nel ricco mondo delle piante solo delle forme finite, ferme, disposte nello spazio. Eppure sappiamo che sono il risultato di processi che si svolgono nel tempo, la foglia finita si è sviluppata dalla sua gemma, la pianta stessa nel suo insieme dal suo seme. Come possiamo avvicinare la metamorfosi delle forme? Goethe scienziato apre un vasto campo di ricerca che non riduce il fenomeno della forma vegetale a processi fisico-chimici, ma ci sollecita ad avvicinare concretamente con la nostra esperienza sensoriale le singole piante e l’ambiente in cui crescono, nei loro colori, nelle loro forme, nei loro profumi, nei loro sapori e così via. Possiamo riscoprire un rapporto personale con le piante stesse e, al contempo, cogliere attraverso la metamorfosi l’elemento universale che le unisce. Il corso comprende laboratori di osservazione nel paesaggio dell’Alpe della Luna, relazioni, esperienze artistiche, pratiche di estrazione e erboristeria pratica. Intervengono Stefano Pederiva, Fabio Taffetani, Giorgio Bortolussi, Karin Mecozzi, Daniela Dall’Oro, Stefano Peracino e Rita Bubenhofer, in collaborazione con Sezione Marche Associazione Agricoltura Biodinamica e Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA.

Patrocinato da: Comune di Borgo Pace (PU), Associazione Agricoltura Biodinamica Sezione Marche

Per il programma dettagliato, informazioni e iscrizioni:
Associazione culturale THALEIA
Tel. 349 8383231
karin.mecozzi@aruba.it
www.petrarca.info

25 Aprile 2014 Tradizionale, imperdibile camminata ANPI nell’Appennino

Germogliare a tutti i costi. Difendere la vita. Conoscere i propri limiti. Sapersi far valere, e poi fiorire e unirsi, sposarsi, fecondarsi. Portare avanti la Vita. Così avviene nella natura, così avviene negli uomini. Oggi vi segnalo un’escursione durante la quale si sentono anche queste qualità – tra i racconti degli Anziani, i ciliegi selvatici in fiore, i colli verde pastello.Cyclamen 2

25 Aprile 2014

Sulle Strade della Libertà Cantiano – la Battaglia di Vilano 1944

Passeggiata gratuita

Il 25 aprile 2014 il Comune di Cantiano in collaborazione con l’ANPI di Cantiano e il Centro Educazione Ambientale del Catria e del Bosco di Tecchie ( Consorzio Terre Alte ) organizzerà una passeggiata della memoria, sul territorio della battaglia di Vilano, scontro avvenuto nel marzo 1944 tra la brigata partigiana Garibaldi e forze nazi-fasciste. Lungo il percorso incontreremo alcuni partigiani e staffette protagonisti della memorabile battaglia che ci racconteranno la loro esperienza. Appuntamento ore 14.00 Presso la Chiesa di San Crescentino. Partenza sul sentiero che si sviluppa per 2.700 mt. Passando per casa San Polo, Casa Colle, il Cippo che ricorda la battaglia di Vilano fino alla Chiesa Madonna della Neve. E’ garantita la presenza di partigiani che erano presenti alla battaglia. All’arrivo nella frazione di Vilano. Sotto il tendone merenda offerta dal comune a tutti i partecipanti. Sottofondo musicale con musiche partigiane. Alle ore 18.30 partenza in pullman da Vilano per la chiesa di San Crescentino. www.comunecantiano.eu/ANPI/ Caratteristiche: Percorso facile Mt. 2700 Dislivello mt. 223 sul livello del Mare Il Gruppo avrà guide GAE del Consorzio Terre Alte Assicurazione per ogni partecipante. Passeggiata gratuita

La “Zuppa della Quaresima” – erboristeria primaverile nel piatto

Studiando i testi di Santa Ildegarda da Bingen, trovai, molti anni fa, una ricetta che mi colpì molto: la “Zuppa della Quaresima” (FASTENSUPPE). Aiuta a depurare corpo e spirito, rende più leggeri, trasmette “viriditas”, la forza verde e vitale che ci anima. Mi colpì perchè era la stessa identica zuppa che mia nonna metteva sul fuoco nel periodo primaverile! Deve avere  una tradizione lunghissima nei paesi tedeschi. Durante la quaresima. Intorno alla vigna di mio nonno e lungo i sentieri, Ernestine raccoglieva ogni specie di erba commestibile, fiera della sua esperienza decennale con la “farmacia domestica delle erbe”, che crescevano proprio intorno alla loro casetta. Ma… Ernestine e Albert, i miei nonni, avevano anche sopravvissuto a due guerre mondiali, in cui le erbe, l’ortica, gli stridi e la malva erano l’unico alimento verde che non costava nulla!

La Zuppa della Quaresima è un mix di:

farro biologico o biodinamico spezzato tostato

erbe commestibili miste (ortica, crespigno, malva, bardana, pratolina, aspraggine, piantaggine, silene…..)

carota, patata, cipollotti freschi

spicchietto di mela con la buccia

scorza di limone, foglia di allora, chiodo di garofano

sale grosso marino

acqua di fonte

Si tosta il farro spezzato, si versa sopra dell’acqua fredda di fonte (poco calcarea), si tritano erbe e verdure e si aggiungono spezie e pochissimo sale. Dosi per 2 persone: 1 pugno di farro spezzato, 4 pugni di erbe selvatiche, 1 tazza di carote/patate/cipolla, almeno 1 litro di acqua, spezie a piacere e poco sale.

Far sobbollire per almeno 1 ora. Servire con abbondante olio di oliva, semi di girasole tostati o pecorino stagionato grattugiato – mia nonna ci metteva dello speck soffritto…. perchè la guerra era finita !

Buon appetito!

(prima di Pasqua seguiranno altre ricette!)

Usare le piante spontanee, commestibili e aromatiche nell’Alta Valmetauro

Urtica dioica L.

Corso sulle erbe spontanee a PARCHIULE, 1 aprile 2014
organizza Osteria del Boscaiolo per “La piazza delle idee”:
T. 3345252071 (Francesco e Silvia Santi)
Il primo laboratorio ha lo scopo di introdurre al vasto argomento delle piante spontanee, alimentari e aromatiche ed è rivolto a persone che vorrebbero utilizzare al meglio aromi e erbe commestibili. Il corso è riivolto ai ristoratori professionale ed è aperto anche ad appassionati ed aspiranti erbaioli.

Contenuti della parte prima (1.4.2014)
Laboratorio teorico-pratico di osservazione, conoscenza e uso delle piante alimentari spontanee della zona. Le rosette basali, le foglie, le gemme, i fiori primaverili. Dove crescono, come riconoscerle, norme di raccolta e conservazione.
Escursione per monitorare le specie presenti, raccolta.
Esperienza pratica in cucina: piante commestibili crude e cotte, scambio di ricette gastronomiche ed elaborazione di una RICETTA TIPICA dell’alta Valle del Metauro. Cenni a miti e tradizioni con le prime erbe in primavera, sorseggiando un infuso di fiori e foglie fresche.

Per il primo incontro siamo ospiti all’Osteria del Boscaiolo, da Francesco e Silvia, ed è indispensabile la prenotazione.
Il corso è a cura dii Karin Mecozzi, erborista diplomata, Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA e Associazione culturale Thaleia (organizza i corsi di erboristeria e osservazione del paesaggio all’Oasi San Benedetto di Lamoli dal 2010).

Tenetevi aggiornati, a presto nel bellissimo borgo di Parchiule!