Categoria: Blog

Passeggiata per Gagliole “Erbe & paesaggio”

Salute naturale significa anche conoscere i ritmi della natura e il rapporto tra piante, uomo e paesaggio nei luoghi in cui viviamo. Un invito a Gagliole, paesino nell’Alta Valle del Potenza (Macerata). Il borgo medioevale fu colpito dalle scosse del sisma 2016 ed è in attesa di rinascere. Come un gioiello è incastonato in un paesaggio particolarmente sano e verde, tra sorgenti, boschi, campi con ulivi e prati montani.

Domenica 19 febbraio 2023 partiamo dalla piazza del Comune per una visita al centro storico con i suoi scorci, la rocca e il panorama sull’Appennino. Poi ci rechiamo in una semplice e comoda passeggiata verso una valletta vicina. Qui il paesaggio ci offre un’atmosfera raccolta, possenti querce, erbe sempreverdi e l’acqua limpida di sorgente. Ci soffermiamo su alcuni interessanti specie erboristiche, cosmetiche, velenose o commestibili.

La modalità della lezione è interattiva, grandi e piccoli sono benvenuti!

Per partecipare Vi chiedo di inviare una mail a karin.mecozzi@gmail.com entro venerdì 17.2.23

Aggiornamenti sul blog e sui miei profili social (fb, instagram, linkedin)

#culturaerboristica #paesaggio #apennines #borghiapenninici #ricostruzione #salutenaturale #erboristeria #altavalledelpotenza

Il vecchio va, il nuovo viene – carnevale e salutogenesi a febbraio

Il freddo si tende come un arco sul trimestre invernale. Dopo Sant’Andrea (30 novembre), lunghe piogge e successive nevicate portano l’umidità di cui la terra e le piante hanno urgente bisogno. Durante le “Notti sante” a cavallo del nuovo anno i cristalli di ghiaccio iniziano a ricoprire il paesaggio invernale. Come sopra, così sotto – il freddo gelido si insinua sotto la superficie della terra e rompe la zolla. Che forza gentile ha questo potere ordinatore del freddo, che contrae, asciuga, concentra, ha un effetto su tutto ciò che vive, comanda un arresto, porta l’essenzialità.

È l’inizio di febbraio, la “Candelora”, e inspiro con piacere l’aria fredda e pulita. A metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, le giornate aumentano visibilmente di lunghezza, le passeggiate pomeridiane nella foresta invernale si allungano, il sole tramonta rosso fuoco. Al mattino, le cime innevate delle montagne risplendono. La luce continua ad aumentare d’intensità, le ombre si accorciano, i contorni netti delle siepi senza foglie formano un bellissimo contrasto con i prati appassiti e le montagne innevate.
Nonostante il sole, manca il calore vero e proprio, né le erbe né le foglie si agitano visibilmente. Nessuna nuova sostanza può ancora formarsi, solo sotto la corteccia degli alberi e nelle profondità del sottosuolo i succhi scorrono sempre più velocemente. La vita pulsa, protesa verso l’inizio della primavera, il freddo e la luce danno la direzione con il loro ordine. La natura si sforza per inseguire il sole e la nuova stagione. Ancora poche settimane e le ultime foglie appassite saranno volate via o decomposte. Le gemme si liberano dalla gelida presa e si aprono. Ciò che è duro e morto, deve cedere. I contorni si dissolvono, tutto ciò che ristagna si mette in movimento con un calore crescente. L’essenziale tornerà a essere diverso, nella nostra anima il passaggio dall’interiorizzazione porta di nuovo all’esterno. Ecco perché le chiusure vogliono aprirsi, ciò che è ghiaccio, coagulo, si scongela e fluisce, in natura e nelle persone.

Un tempo, in inverno, le persone svolgevano meno attività fisica e rimanevano in casa per mesi. Anche oggi passiamo molto tempo dentro. La stagione fredda offre preziosi momenti di contemplazione interiore: leggere, scrivere storie, sognare, filosofeggiare o semplicemente riposare sono indispensabili per creare nuove riserve di forza fisica e rafforzare le forze mentali e spirituali.
Il dio bifronte Giano, che guarda contemporaneamente al passato e al futuro e sta all’inizio e alla fine di tutte le cose, ci invita all’inizio del nuovo anno a trovare la nostra strada nel morire del vecchio e nel nascere del nuovo, sia nel mondo visibile, materiale, sia in quello invisibile, animico-spirituale.
Incontriamo così il carnevale, il significato più profondo di questo periodo con le sue usanze, dentro e fuori, può essere compreso anche osservando in modo contemplativo i processi della natura e dell’uomo. E’ un momento in cui l’anima, rivolta verso l’interno, si rivolge nuovamente verso l’esterno. Incontra la “persona”, la personalità che costituisce l’essere umano con i suoi lati positivi e negativi. A carnevale possiamo scegliere, infatti, chi vogliamo essere, se giocolieri o principi. Immagini di animali grotteschi e demoni percorrono come maschere le strade secondo antiche usanze. Anche loro evocano le nostre parti interiori selvagge e indomite come appaiono a volte nei sogni e negli incubi. Allo stesso tempo, le usanze carnevalesche, con le loro danze e le loro maschere, riflettono quel mondo di esseri elementari a noi invisibile con i sensi.
È come se, in questa preparazione alla parte fruttuosa dell’anno, gli aspetti archetipici ci venissero incontro dall’esterno, raggiungendoci dall’invisibile.
Dopo aver, per così dire, guardato e portato all’esterno ciò che il mondo astrale sta tessendo e accompagnando, segue un periodo di moderazione, la “quaresima”. Il digiuno, infatti, in quanto usanza antica, non è un mero atto di rinuncia, come nei dogmi. È una misura per farci sentire di nuovo a casa nel nostro corpo e per prepararci a ciò che verrà con più facilità e salute.

Infatti, non appena il rumore delle mascherate si placa, i venti di nord-ovest si attenuano e iniziano le prime piogge primaverili, giunge il momento di prepararsi per una vera e propria festa alta, la Pasqua.

Il superfluo e il vecchio viene digerito ed eliminato – salutogenesi naturale a febbraio:

Ortica (Urtica dioica): utilizzare quotidianamente come tè e polvere, LA pianta medicinale all’inizio della primavera per la pulizia e la purificazione di tutte le generazioni.

Sostanze amare salutari: nelle erbe amare come la centaurea, il tarassaco, la cicoria, la genziana o la fumaria per il metabolismo e il sistema immunitario.

Massaggi con il sale: mescolare sale non raffinato e privo di iodio con un buon olio vegetale e olio essenziale di cipresso, strofinarlo su tutto il corpo e lavare sotto la doccia. La circolazione è stimolata, la pelle diventa liscia e morbida, le forze vitali rinascono.

Ossimele, verdure fermentate & Co: il nostro intestino ha bisogno di sostegno, di piatti gustosi con alimenti e verdure fermentate, aceto di mele puro e naturale, di buon miele, kefir.

Altes geht, Neues kommt – Salutogenese im Februar

Wie ein Bogen spannt sich die Kälte über das winterliche Vierteljahr, nach St. Andrä (30. November) bringen lange Regen- und später Schneefälle die Feuchtigkeit, die unsere Erde und die Pflanzen dringend brauchen. In den Raunächten beginnen Eiskristalle die Winterlandschaft zu überziehen. Wie oben, so unten – die Eiseskälte kriecht unter die Erdoberfläche und bricht die Scholle auf. Welch sanfte Gewalt doch diese ordnende Kraft der Kälte hat, zusammenziehend, austrocknend, konzentrierend wirkt sie auf alles was lebt, gebietet Einhalt, bringt Wesentlichkeit.
Es ist Anfang Februar, Lichtmess, und ich sauge die kalte, saubere Luft mit Genuss ein. Auf halbem Weg zwischen der Wintersonnenwende und der Frühlings-Tag-und Nachtgleiche nehmen die Tage sichtbar an Länge zu, die Nachmittagsspaziergänge im Winterwald werden länger, flammendrot geht die Sonne unter. Am Morgen leuchten die schneebedeckten Bergkuppen. Das Licht nimmt weiter an Intensität zu, die Schatten fallen kürzer, die scharfen Umrisse der laublosen Hecken bilden einen schönen Kontrast zur welken Graslandschaft und den verschneiten Bergen.
Trotz des Sonnenscheints fehlt es an eigentlicher Wärme, sichtbar regen sich weder Kraut noch Blatt. Noch kann sich keine neue Substanz bilden, nur unter der Baumrinde und tief unter der Erde fließen die Säfte immer schneller. Das Leben pulsiert, strebt dem Vorfrühling zu, Kälte und Licht geben ordnend die Richtung an. Die Natur geht der Sonne und der neuen Jahreszeit entgegen. Noch wenige Wochen und die letzten welken Blätter sind fortgeweht oder verwest. Die Knospen verlieren ihre eiskalte Umklammerung und brechen auf. Hartes, Totes soll weichen. Die Konturen lösen sich auf, alles was stockt, kommt mit zunehmender Wärme in Bewegung. Aus Wesentlichem wird wieder Verschiedenartiges werden, in unserer Seele führt der Schritt aus der Verinnerlichung zurück ins Äußerliche. Deshalb soll sich Stauendes aufbrechen, Zugefrorenes, Geronnenes auftauen und fließen, in der Natur und im Menschen.
Dem tieferen Sinn der Karnevalszeit mit ihren Bräuchen, landein und landaus, kann man sich auch durch das Miterleben der Naturprozesse im Rhythmus der Jahreszeiten annähern. Früher war es so, dass man im Winter monatelang weniger körperlich arbeitete und sich im Hause aufhielt. Auch heute verbringen wir viel Zeit in Innenräumen. So bietet die kalte Jahreszeit viele Momente der inneren Einkehr: Lesen, Geschichten schreiben, träumen, philosophieren oder auch einfach nur Ruhen sind unverzichtbar für neue körperliche Kraftreserven und stärken die seelischen und geistigen Kräfte.
Der zweigesichtige Gott Janus , der zugleich in die Vergangenheit und die Zukunft schaut und am Anfang und am Ende aller Dinge steht, lädt uns zu Beginn des neuen Jahres ein, uns im Absterben des Alten und der Geburt des Neuen zurechtzufinden, sowohl in der sichtbaren, materiellen als auch in der unsichtbaren, seelisch-geistigen Welt.
So treffen wir auf das Sinnbild des Karnevals, jener Zeit, in der die nach innen gekehrte Seele sich wieder nach außen wendet. Sie trifft auf ihre „persona“, die Persönlichkeit, die den Menschen mit seinen guten und schlechten Seiten ausmacht. In der Fastnacht können wir uns aussuchen, wer wir sein möchten, ob Gaukler oder Prinz. Tierbilder, Fratzen und Dämonen fegen durch die Straßen, nach uraltem Brauch stellen auch sie unsere eigenen Anteile dar, wild und ungezähmt, wie sie in Träumen und Albträumen vorkommen. Gleichzeitig sind Faschingsbräuche mit ihren Tänzen und Masken auch Nachbildungen der Welt der Elementarwesen, für uns unsichtbar aber spürbar.
Es ist, als ob sich in dieser Vorbereitung auf den fruchtbaren Teil des Jahres alle seelischen Aspekte von außen kommend, vom Nichtsichtbaren her nach uns greifend, vor uns auftun würden. Nachdem man sozusagen geschaut und nach außen gebracht hat, was an Astralischem webt und uns begleitet, folgt eine Zeit der Mäßigung. Denn das Fasten als uralte Gepflogenheit sollten wir nicht nur als einen Akt des Verzichtes ansehen, nach Vorschrift kirchlicher Dogmen. Es ist eine Maßnahme, um uns in unserem Körper wieder heimisch zu fühlen und uns mit mehr Leichtigkeit und Gesundheit auf das Kommende einzustimmen. Denn sobald der Lärm der Maskeraden abklingt, die Nordwestwinde nachlassen und die ersten Frühlingsregen einsetzen, ist es Zeit für die Vorbereitung auf ein wahres Hochfest, auf Ostern.

Altes wird verdaut und ausgeschieden – natürliche Salutogenese im Februar:

Brennnessel (Urtica dioica): als Tee und Pulver täglich verwenden, DIE Heilpflanze im Vorfrühling zur Reinigung und Entschlackung für alle Generationen

Gesunde Bitterstoffe: in bitteren Kräutern wie Tausendgüldenkraut, Löwenzahn, Wegwarte, Enzian oder Erdrauch für den Stoffwechsel und das Immunsystem

Salzeinreibungen: unraffiniertes, jodfreies Salz mit gutem Pflanzenöl und ätherischem Zypressenöl mischen, den ganzen Körper damit einreiben und abduschen. Der Kreislauf wird angeregt, die Haut glatt und weich, die Lebenskräfte angekurbelt.

Kräuteroxymele, fermentiertes Gemüse & Co: Unser Darm braucht Unterstützung, wohlschmeckende Gerichte mit fermentierten Lebensmitteln und Gemüse, reinem Apfelessig, Honig, Kefir.

Karin Mecozzi

Risplendano le stelle dell’Universo

Calmo blu tutto intorno a me
Pace silenziosa nella mia anima
Gli spiriti dell’universo pronunciano:
Fa risplendere le stelle nel tuo corpo di uomo;
Stelle che risplendono, stelle che riscaldano.

Ruhiges Blau überall um mich
Stiller Friede in meiner Seele
Die Geister des Alls sprechen:
Lasse Sterne leuchten In deinem Menschenkörper;
Leuchtende Sterne, Wärmende Sterne.
Meditazione di Rudolf Steiner, 1922

Possiamo sentire tutti le stelle dell’Universo risplendere in noi e nel mondo –
Auguri di un luminoso Santo Natale!
Karin Mecozzi Giorgio Bortolussi
Associazione culturale Thaleia, Italia

Gentile da Fabriano, dettaglio da Adorazione dei magi, 1423

La luce interiore a Santa Lucia

La foto mostra Santa Lucia
Chiesa di S. Maria di Laverino,
alta Valle del Potenza, MC
In questa regione appenninica troviamo rocche, sorgenti, cappelle e frazioni dedicata alla Santa.

Santa Lucia foto Feliciana Menghini

La luce che lei governa è quella che DA DENTRO va verso l’esterno, così come in questo momento dell’anno la luce è riposta nei semi sottoterra, mentre fuori cala l’oscurità.
Con le parole di J. W. v. Goethe:
“Se l’occhio non fosse solare
il sole non potrebbe vedere.”
Con l’augurio che tutti noi possiamo rafforzare la nostra visione interiore, INTERIORE, con fiducia, quando intorno a noi regna la notte,

buona festività di SANTA LUCIA

#respirodellanno

#festivitáevirtú

Corso di erboristeria con Erb. Adriano Sonnini

Formazione, aggiornamento e cultura erboristica, si è concluso il Corso di erboristeria tenuto dall’Erborista Adriano Sonnini. E’ adatto a chi si vuole avvicinare seriamente alla nostra disciplina. Le lezioni sono tenute in modo da dare la possibilità di riguardarle, per approfondire e studiare i singoli aspetti trattati.
Il docente, disponibile e attento, ha offerto un quadro completo dell’Erboristeria. La condivisione nel gruppo di partecipanti ha reso vivace e interessante ogni appuntamento.


Spero vivamente di completare il percorso con un appuntamento all’aperto nell’anno venturo!

Regali di Natale: i miei libri di erboristeria e le preparazioni

Cerchi un regalo per una persona che ama l’erboristeria, la cultura delle piante e del paesaggio, le ricette e le pratiche salutari, la vita nel ritmo delle stagioni, scegli i miei 3 libri:

ARS HERBARIA, PIANTE MEDICINALI NEL RESPIRO DELL’ANNO (alla seconda edizione)

ARS HERBARIA, HEILPFLANZEN IM JAHRESLAUF (alla seconda edizione)

VERDE RESILIENZA, ERBORISTERIA PRATICA NEL CAMBIAMENTO

Sono acquistabili nei negozi di libri, negozi NATURASì e nelle librerie online.

Puoi aggiungere al pacchetto uno dei miei prodotti da raccolta spontanea e agricoltura sostenibile, scrivendo a karin.mecozzi@gmail.com

Grazie!

www.naturaecultura.com

https://goetheanum-verlag.ch/

www.karinmecozzi.com

🌙Tisana composta per lo stomaco ✨

Chiamiamola indigestione o virus intestinale, quando stomaco e viscere chiamano alla rivoluzione e sale la febbre esiste solo un rimedio: fermarsi, al calduccio, e mangiare poco o nulla. Due giorni di creme di miglio o avena leggere, bere solo acqua tiepida, impacchi di lavanda e argilla e tre tazze di una miscela “amaro-aromatica” fanno miracoli. Gli ingredienti della miscela per tisana sono: i capolini di Asteraceae particolarmente indicate per sintomi dovuti a segni di indigestione, ad episodi influenzali e coliche addominali, delle radici antimicrobiche, antiinfiammatorie e antiemetiche, delle foglie aromatiche e spasmolitiche e scorze di agrumi che non solo conferiscono un buon sapore alla bevanda ma ne completano l’azione. La miscela si distingue per la scelta di droghe ricche di oli essenziali attivi e per questo è molto importante scegliere droghe (le parti attive delle piante medicinali per la tisana) di ottima qualità. Controlla all’acquisto se i fiori e le foglie conservano il loro aspetto (ad esempio, calendule intere, camomilla con anche ligule bianche, foglie di erba luisa (Lippia c.) verdi) e le radici diffondono il loro aroma tipico e sono ben conservate.

L’erborista di fiducia saprà servirti con erbe potenti, chiedi la miscela ogni volta che in famiglia si presentano disturbi digestivi. Questa tisana composta è adatta dai 12 ai 120, per bimbi più piccoli la ricetta sarà modificata sapientemente.

Tisana composta per lo stomaco

Droghe essiccate
Matricaria camomilla, fiori, 10 cucchiai

Cota tinctoria, fiori, 3 cucchiai

Calendula officinalis, fiori, 3 cucchiai

Angelica archangelica, radice, 1 cucchiaio

Glycyrrhiza glabra, radice, 1 cucchiaio
Lippia citriodora, foglie, 3 prese

Droghe fresche

(Per 1 tazza grande )
Citrus sinensis, scorza fresca 2 pezzetti da 3cm
Citrus limon, scorza fresca 1 pezzetto da 3 cm
 
Preparazione:
Miscela gli ingredienti essiccati e conservali in un recipiente di vetro al buio. Per 1 tazza tritura 1 cucchiaio di miscela e i pezzetti di scorza di arancio e limone nel mortaio. Copri con acqua bollente, filtra dopo 15 minuti di infusione. Gusta tre tazze al dì senza dolcificare lontano dai pasti.

Buona ripresa!

Avvento, l’inversione delle forze


Fa silenzio e osserva il cambiamento, nelle notti d’inverno cresce tanto pane” F.W. Weber (1813-1894)


Ciò che oggi conosciamo come Avvento, insieme alle sue usanze, la corona d’Avvento e il calendario dell’Avvento, ha una tradizione antica. Nella forma attuale, a partire dal 1 dicembre fino a Natale, si festeggia da un centinaio di anni. In passato, l’Avvento (in latino “adventus”, arrivo) durava ben quaranta giorni, dall’11 novembre (San Martino) a Natale, e in molti luoghi si praticava il digiuno. Questo intervallo di quaranta giorni o sei settimane tra due importanti festività si ripete più volte nell’anno solare, come momento di preparazione al cambiamento. Possiamo ipotizzare che abbia origini in esperienze più primordiali e immediate, legate ai processi della vita stessa.

Ruscus aculeatus L. (Liliaceae)

Un tempo, il passaggio dall’autunno all’inverno era considerato una vera e propria soglia, e l’inizio dell’inverno era fissato nel giorno di Sant’Andrea (30.11.), giorno oracolare. In questi brevi giorni di fine novembre fa piuttosto freddo, e al mattino ci svegliamo con le vette innevate. Infatti, non dovrebbe fare troppo caldo in questo periodo, perché “se la linfa di betulla scorre ancora il giorno di San Nicola, l’inverno non avrà forza”. Le forze del gelo portano ordine negli eterni processi vegetativi. Il periodo di dormienza invernale e l’impulso del freddo sono essenziali per molte specie vegetali nel paesaggio, pensiamo alle piante da frutto della famiglia delle Rosaceae come mele, pere, susine e albicocche. Mentre all’esterno il clima diventa sempre più ostile, sottoterra avviene qualcosa di inspiegabile, un processo che l’uomo antico presagiva e rappresentava proprio attraverso la ritualità dell’Avvento: avviene una inversione di forze. La linfa degli alberi, per poche settimane “dormiente”, si muove anche se impercettibilmente fin dal giorno di Santa Lucia (13 dicembre), la portatrice di luce, e la Terra – il nostro meraviglioso globo blu – intorno al Solstizio invernale è pronta ad accogliere il più grande dei doni, la nascita del Salvatore.

Ricette di erboristeria nel respiro dell’anno

Punch dell’Avvento alla rosa canina (per 4 persone)
Alla mattina copri 4 cucchiaini di rosa canina essiccata oppure una manciata di cinorrodi freschi con1 l di acqua, fa riposare per tutta la giornata. Porta a ebollizione con mezzo baccello di vaniglia, un pezzetto di corteccia di cannella, 4 chiodi di garofano e la scorza di mezza arancia, lascia in infusione per 20 minuti. Filtra, aggiungi 1 cucchiaino di miele e 1 cucchiaio di liquore al prugnolo (o rum) ad ogni tazza e versa l’infuso caldo alla rosa canina mescolando con cura. Servi con biscottini al pan pepato e anelli di frutta secca.

Felice Avvento alle mie lettrici e lettori!

„Sei still und habe des Wandels Acht:
Es wächst viel Brot in der Winternacht
“ (Friedrich Wilhelm Weber)

Was wir heute als Advent kennen samt seinen Bräuchen, den Adventskranz und den Adventskalender, hat zwar eine alte Tradition, wird aber eigentlich erst seit ungefähr hundert Jahren so gefeiert wie heute. Früher dauerte der Advent – lateinisch: „adventus“, Ankunft – gut vierzig Tage, vom 11. November bis Weihnachten, und vielerorts wurde dabei gefastet. Diese Spanne von vierzig Tagen bzw. sechs Wochen zwischen zwei wichtigen Festtagen kommt im Kalenderjahr immer wieder vor, als Zeit der Vorbereitung und Umstellung. Man kann davon ausgehen, dass sie in einer ursprünglicheren, unmittelbareren Erfahrung der Lebensprozesse wurzelt.

Der Übergang vom Herbst zum Winter galt einst als Schwelle, und den Winteranfang setzte man an den Hl. Andreastag (30.11.), einem „Lostag“ (Orakeltag). Es wird jetzt früh dunkel und ziemlich kalt, am Morgen überraschen die ersten Schneefälle. Auf keinem Fall darf es in dieser Zeit zu warm sein, denn „fließt zu St. Nikolaus noch der Birkensaft, dann kriegt der Winter keine Kraft!“.

Die Zeit der Winterruhe und ein gewisser Kälteimpuls sind für viele Pflanzenarten in Europa unerlässlich. Aber während es draußen immer ungemütlicher wird, beginnt unter der Erde der Umkehrungsprozess. Kälte und Eis durchdringen zwar die Pflanzenwelt, jedoch fangen die Baumsäfte nach dem Tag der Hl. Lucia (13.12.), der Lichtträgerin, bereits wieder an, wenn auch unmerklich, sich zu regen.

Die Erde – dieser wunderbare, blaue Globus- bereitet sich in den Tagen der Wintersonnenwende vor, um das Größte aller Geschenke zu empfangen, die Erdengeburt unseres Heilands.

Kräuterrezept im Jahreslauf:

Adventspunsch mit Hagebutten und Schlehen (für 4 Personen)

4 Teelöffel Hagebutten in 1 l Wasser ansetzen (möglichst einen Tag lang ziehen lassen), mit einer halben Vanilleschote, einem Stück Zimtrinde, 4 Gewürznelken und der Schale einer halben Orange kurz aufkochen, 20 Minuten ziehen lassen. In jede Tasse 1 Esslöffel Schlehensirup, Schlehenlikör, Rum oder Honig geben und mit dem heißen Hagebuttentee aufgießen, mit Lebkuchenkeksen und getrockneten Fruchtschnitten servieren.

All meinen Leserinnen und Lesern einen frohen Advent!

Da/Aus: Karin Mecozzi, Naturbilder im Jahreslauf, Sternenkalender 2017 Verlag am Goetheanum

“Herbal Box” Preparazioni erboristiche nel ritmo delle stagioni

La HERBAL BOX è una gamma di PREPARAZIONI ERBORISTICHE ottenute dalla trasformazione di erbe aromatiche e medicinali spontanee e coltivate in Appennino centrale. Come erborista curo la produzione nel ritmo delle stagioni, dalla ricerca delle erbe alla raccolta in tempo balsamico, dall’essiccazione e macerazione alle ricette tradizionali. Preparazioni e metodi rispettano sempre la natura, in assenza di sostanze di sintesi. Hanno valore alimentare e sostengono la cura quotidiana del benessere secondo l’antica arte erboristica.

Scrivimi una mail e ti informo su nuove PREPARAZIONI nel ritmo delle stagioni: karin.mecozzi@gmail.com

Come possiamo restare in contatto:

  • Leggi “Ars herbaria, piante medicinali nel respiro dell’anno” e “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”.
  • Partecipa a un corso di erboristeria, una passeggiata di osservazione di piante e paesaggio.
  • Chiedi una consulenza personale in presenza o via Skype..
  • Seguimi sul blog www.karinmecozzi.com e iscriviti alla newsletter.

Sostienimi nella ricostruzione a Gagliole (MC) dopo i gravi danni durante il Terremoto Centro Italia 2016. Grazie!

“Erbe di San Martino”

Domenica 13 novembre 2022
10.30 – 12.30

“Erbe di San Martino”
Esperienza sensoriale di erbe e paesaggio
Fiuminata (MC), frazione di Spindoli

a cura di Karin Mecozzi Erborista

Stupiamoci delle foglie nervate delle piantaggini, dell’odore della menta in autunno, dei semi di epilobio e verga d’oro.


Piante ed erbe in chiave esperienziale: partiamo dal paesaggio naturale, storia e significato dei luoghi, importanti specie officinali tipiche. Ci guidano i nostri sensi, la tranquillità e l’attenzione.
Relatrice: Karin Mecozzi, erborista, autrice.
Partenza: ore 10.30 da parcheggio Bar Ginestra, SP 361, Spindoli di Fiuminata, MC.

In caso di pioggia l’evento è rinviato.
Nello spirito di San Martino l’evento è a offerta libera e consapevole.

Iscrizione ESCLUSIVAMENTE PER MAIL entro venerdì 11.11.2022 a karin.mecozzi@gmail.com Informazioni: karin.mecozzi@gmail.com – 349 8383231 (solo whatsapp) – www.karinmecozzi.com

In collaborazione con
Associazione culturale Thaleia
Herbalists without borders