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Pianta “infestante” dei campi appenninici, segno di un terreno lavorato male o addirittura abbandonato, nelle Marche viene raccolto per i capolini e i fusti che, seppur amaragnoli sono simili a cardo e carciofi. Infatti, in Friuli si chiama “articiocchi” 🙂
In periodo di fioritura (estate piena) possiamo preparare un infuso blandamente colagogo, buono per le vie biliari e il fegato, con i petali e le punte delle foglie.
La famiglia è quella della Asteraceae, la pianta è perenne. Il nome che proviene da “varici” in antico Greco, indica il suo uso nell’erboristeria tradizionale: per curare varici e emorroidi. Il legame dei cardi, anche del genere Cirsium, con il sangue è espresso nell’araldica, fu simbolo di immortalità e orgoglio. 
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