Primi freddi: forza dalle erbe e calore per l’anima – Kräuterkraft und Seelenwärme

I frutti del biancospino macchiano le siepi di rosso cardinale, i cinorrodi di rosa canina guardano verso il cielo d’autunno come piccole fiamme. Aprendosi, i curiosi frutti della berretta dei preti mostrano il loro interno rosso-arancio. Il legno giallo di questo arbusto velenoso veniva usato per i ferri da maglia e costruire organi. Non solo bacche e frutti sono disponibili per gli animali, ma anche diverse noci e semi. Scorgo uno scoiattolo che salta da un ramo di un sorbo all’albero vicino, tentando di portare al sicuro il bottino prima del buio: nocciole, faggiole, piccole pigne e funghi per superare il lungo inverno.  

In questo periodo dell’anno il flusso di linfa delle piante si arresta e per un breve periodo sembra che la natura stia “morendo”. L’aria umida e fredda ti attraversa le ossa se non ti vesti in modo adeguato passeggiando per boschi e prati. Le giornate volgono al termine rapidamente, si fa buio nel primo pomeriggio e i raggi del sole, a volte, non riescono a dissolvere la copertura delle nuvole. Si avverte anche nell’anima, il “blues autunnale” che affligge molti, si manifesta come svogliatezza e bisogno di ritiro e calore. Sostanze stimolanti come quelle contenute nel caffè o nel tè nero vanno usate con moderazione, perché c’è il pericolo di diventare nervosi e ipersensibili e non più desti e di buon umore, se se ne fa un uso improprio.

L’erboristeria mette a disposizione molti rimedi interni ed esterni, dalle applicazioni di oli e oli essenziali, ai bagni e impacchi, fino agli estratti di piante medicinali, consigliati sempre individualmente da professionisti esperti. Per esperienza, a novembre consiglio l’estratto di avena verde (Avenae sativa herba), come tè (decotto) o in gocce (tintura madre).

Avena sativa L.

Contiene preziosi principi attivi (flavonoidi, beta-glucani,) e minerali, soprattutto la silice, e ha un effetto rinforzante sul sistema nervoso-sensoriale, sostiene il tessuto connettivo e la vescica. Il decotto di avena verde ha un gusto piacevole con il suo leggero aroma di vaniglia. Per gli alchimisti, Avena sativa si distingue per le sue qualità legate a Venere, i chicchi sono ricchi di proteine, magnesio e Vit. B. Rafforzano anch’essi i nervi nutrendo il sangue, i polmoni e le difese naturali del corpo. La farina d’avena è facilmente digeribile, ha poco glutine ed è facile da usare nel porridge della colazione, nel pane e nei dolci. Esternamente, le medicazioni di farina d’avena aiutano nella couperose, a lenire brufoli e nutrire la pelle secca, soprattutto nella stagione fredda.

Per questo periodo ti auguro di trovare forza e calore per corpo e anima con l’aiuto delle erbe, e salute e serenità nelle passeggiate autunnali nella natura.

Se sei interessata/o a preparazioni erboristiche e tisane composte da erbe selvatiche raccolte a mano, mandami una mail, grazie! (karin.mecozzi@gmail.com)

Kräuterkraft und Seelenwärme für kalte Tage

Kardinalrot hängen die Früchte des Weißdorns in den Hecken, Hagebutten zeigen wie kleine Flammen in Richtung Herbsthimmel. Beim Öffnen legen die rosaroten Früchte des Pfaffenkäppchens, auch Spindelstrauch (Evonymus europaeus L.) genannt, ihren orangeroten Fruchtkern frei. Aus dem gelben Holz dieses Giftstrauches wurden früher Stricknadeln und Orgelpfeifen hergestellt. Den Tieren stehen nicht nur Beeren und Früchte zur Verfügung, sondern auch Nüsse und Samen. Von einem Ast eines schlanken Speierlings (Sorbus domesticus L.) schwingt sich ein Eichhörnchen zum Nachbarbaum, im Versuch, seine Beute in Sicherheit bringen, bevor es dunkel wird: für den langen Winter werden noch Haselnüsse, Bucheckern, Kiefernzapfen, kleine Pilze gehortet.

Rosa canina L.

In dieser Jahreszeit hält der Lymphfluss der Pflanzen inne, eine kurze Zeit lang sieht es aus, als sterbe die Natur. Nasskalt ist die Luft, es geht durch Mark und Bein, wenn man sich beim Naturbetrachten nicht richtig warm anzieht. Der Tag neigt sich rasch dem Ende zu, am frühen Nachmittag wird es schon dunkel, die Sonnenstrahlen schaffen es manchmal nicht, die tiefhängende Wolkendecke aufzulösen. Das spürt man auch im Gemüt, der „Herbstblues“, der viele befällt, äußert sich als Schlappheit und dem Bedürfnis nach Rückzug und Wärme. Stimulantien wie Kaffee und Schwarztee sollten nur in Maßen genossen werden, da die Gefahr besteht, bei Missbrauch anstatt wach und gutgelaunt eher fahrig und überempfindlich zu werden.

In der Pflanzenheilkunde stehen allerhand Mittel zur Verfügung, angefangen von Duftanwendungen, Bädern und Wassertherapie, bis hin zu Heilpflanzenauszügen, die von Experten individuell abgestimmt werden sollten. Empfehlenswert ist ein Auszug aus grünem Haferkraut (Avenae sativa herba), als Tee (Abkochung) oder Tropfen (Urtinktur).

Es enthält wertvolle Wirkstoffe (Flavonoide, Beta-Glukane,) und Mineralien, hauptsächlich Kieselsäure, und wirkt stärkend auf das Nerven-Sinnessystem, kräftigt das Bindegewebe und die Blase und hat darüber hinaus, mit seinem leichten Vanillearoma, einen sehr angenehmen Geschmack. Für Alchemisten ist Avena sativa von Venus-Qualitäten geprägt, daher stärkt auch das nahrhafte Korn die Nerven über das Blut, die Lunge und das Immunsystem. Hafermehl enthält viel Einweiß, Vit. B und Magnesium, ist gut bekömmlich, hat wenig Gluten und schmeckt angenehm im Frühstücksbrei, in Brot und Gebäck. Äußerlich helfen Hafermehlauflagen bei Couperose, Pickeln und trockener Haut, gerade in der kalten Jahreszeit.

Ich wünsche Dir für diese Zeit die rechte Ruhe für Körper und Seele, viel Gesundheit und Freude bei Deinen Kräuterexperimenten und Herbstspaziergängen in der Natur.

Wenn Du an Präparationen und Tees aus wilden Heilkräutern Interesse hast, schreib mir einfach eine Mail, vielen Dank! (karin.mecozzi@gmail.com)