Il “divenire cenere” dell’autunno nella maturazione dei semi e dei frutti, nell’ingiallimento del fogliamo, non procede come una vera combustione.
Anche il fuoco dell’estate non è un vero “fuoco”.
Negli eventi “viventi” della natura nulla viene compiuto, ma tutto viene portato soltanto fino a un certo punto per poi essere trasmesso agli eventi più lontani della vita. Il carattere della vita consiste proprio nel fatto di non completare nulla, ma di affidare nuovamente ciò che è maturato alle forze della Terra e del cielo, per farlo risorgere trasformate.
Non esiste un reale compimento, perché allora avrebbe lo stesso significato della morte assoluta.
Walther Cloos: “Das Jahr der Erde: von der Alchymie der Jahreszeiten” – L’anno della Terra nell’alchimia delle stagioni. Edizione italiana Natura e Cultura Editrice Alassio 1993