Helichrysum italicum subsp. italicum (Roth) G. Don
La sfera e la stella sono le forme che caratterizzano l’elicriso: il piccolo arbusto conquista lo spazio sviluppando una tipica conformazione globosa sostenuta da fusti legnosi, angolosi. Le foglie strette e lineari, a volte sessili, e dal margine piegato verso il basso, sono alterne e danno l’impressione di sottili stelle.
L’elicriso è una pianta xerofila ovvero vive in habitat siccitosi. Si ricopre di sottilissimi peli che la aiutano a trattenere l’acqua proteggendo la pianta dal caldo e dall’irraggiamento solare. I piccoli arbusti hanno la base ben salda per la lignificazione dei rami principali, ma la parte aerea rimane leggera: l’aria e la luce filtrano facilmente attraverso le foglie, e i giovani rametti sono flessibili e delicati.
Le infiorescenze, corimbi composti da 20-35 minuscoli capolini (il numero varia secondo la specie), hanno involucri tubulari ricoperti di brattee argentee. Compaiono a fine maggio, inizio giugno e si dischiudono lentamente, in attesa del giusto calore e della luce delle vere giornate estive. L’elicriso fa parte delle specie tipiche del periodo di San Giovanni, quando le giornate sono più lunghe, le notti più brevi e la vita delle piante è al culmine.
Il fitocomplesso
L’elicriso contiene flavonoidi come l’isosalipurposide che colora di giallo i fiori, luteolina, elicrisina (un composto costituito da diversi flavonoidi), rutina, quercetina, apigenina, inoltre fitosteroli (beta-sitosterolo), olio essenziale, cumarine, carotenoidi, sostanze tanniche, resine, minerali, tra cui calcio, magnesio, potassio e silicio.
La composizione dell’olio essenziale di elicriso cambia secondo le subspecie di Helichrysum italicum e dipende fortemente dall’ambiente in cui crescono. L’elicriso, infatti, si adatta molto paesaggio formando un insieme di composti chemiotipici; la composizione si tramanda alle prossime generazioni di piante. Nel suo olio essenziale, Helichrysum italicum subsp. italicum contiene monoterpeni come linalolo, cineolo, limonene e pinene, un sesquiterpene azulogeno, eugenolo, nerolo, italidione, un interessante dichetone con proprietà antinfiammatorie. Nell’Helichrysum italicum subsp. microphyllum troviamo nerolo, linalolo, curcumene, pinene, acetato di nerile, inoltre arzanolo, un fluoroglucinolo eterodimero prenilato.
Olio essenziale e idrolato
Nella distillazione in corrente di vapore si ottiene l’olio essenziale di elicriso, di cui l’intera pianta è permeata in differenti quantità. La maggiore concentrazione si trova nelle infiorescenze; per estrarre l’olio essenziale si raccolgono le sommità fiorite da fine giugno a metà luglio, solitamente dopo il solstizio estivo, valutando attentamente il tempo balsamico. Riuscire a individuare il momento giusto per la distillazione (tempo balsamico) richiede esperienza e l’osservazione quotidiana delle piante da distillare. Si valutano gli influssi legati all’esposizione dell’elicriso prescelto, l’apertura dei corimbi, il clima del periodo (anche eventuali siccità o piovosità precedenti), il calendario lunare biodinamico per il giorno della distillazione.
Qualità e quantità dell’olio essenziale dipendono dalla specie ed anche dalla subspecie, mostrando una spiccata variabilità, come abbiamo visto parlando del fitocomplesso. Da popolazioni che crescono ad esempio a pochi chilometri di distanza si possono ottenere composti odorosi e rese in olio essenziale diverse.
L’olio essenziale di elicriso viene utlizzato puro e diluito per trattare ematomi, traumi e ferite, nelle flebiti, nella protezione da radiazioni (radioterapia). Viene aggiunto a preparazioni esterne per curare l’artrite, poliartrite, dermopatie. E’ ottimo nelle inalazioni per lenire tosse e pertosse, la rinite, anche allergica. E’ ritenuto un olio sicuro privo di effetti tossici e irritanti, indicato come anticoagulante, drenante del sistema linfatico, epatoprotetettivo, coleretico e colagogo, mucolitico, espettorante, antinfiammatorio, epitelizzante, antibatterico.
L’idrolato di elicriso, l’acqua aromatica rimanente dalla distillazione in corrente di vapore, contiene dell’olio essenziali in sospensione e composti idrosolubili della pianta. Ha un profumo delicato e si stende sulla pelle come doposole, su piccoli ematomi e punture d’insetto. Diffuso come spray rende luminosi i capelli, lenisce e disinfetta il cuoio capelluto, soprattutto con capelli grassi e forfora ma anche deboli e sfibrati. Ha proprietà coadiuvanti nelle allergie da pollini: tienilo in borsetta, in una bottiglietta spray, per inalazioni frequenti nel periodo delle fioriture. Per sostenerti, assumi un cucchiaino di idrolato al mattino mescolato a 10 gocce di tintura madre di elicriso. L’effetto “cortisonlike” dell’elicriso è dimostrato scientificamente, se però soffri di allergie gravi, chiedi sempre un parere medico per la giusta terapia.
E’ disponbile il nostro idrolato di elicriso 2023 (flaconi da 200 ml), da distillazione in corrente di vapore di piante spontanee in Appennino centrale. Info e ordini: karin.mecozzi@gmail.com