Preparazione erboristica: Oleolito di prugnolo (estrazione veloce)
Si raccolgono in giorni di luce/calore infiorescenze ben aperte e asciutte di prugnolo (Prunus spinosa L.). Il tempo deve essere soleggiato e asciutto, poco ventilato, si raccoglie possibilmente tra le nove e le undici. I fiori vengono riposti in un recipiente di vetro, coperti con olio di mandorle, olio di jojoba e un cucchiaio di olio di olio extravergine di oliva, si chiude con una garza appoggiando il tappo senza avvitarlo.
Scuotere ritmicamente il recipiente per 3 minuti, mettere a bagno maria per mezz’ora in acqua calda, poi lasciare in un luogo semibuio e caldo (almeno 20 gradi). La macerazione complessiva non dovrebbe durare più di 48 ore.
Si filtra più volte per eliminare la parte acquosa che creerebbe fermentazione e si conserva in flaconcini da 30 ml di vetro scuro. L’oleolito floreale di prugnolo rafforza il metabolismo dopo l’inverno, trasmette un impulso di luce e calore alla pelle stanca dall’inverno.E’ un buon rimedio per adulti e ancor di più per bimbi e neonati che soffrono di coliche e stipsi. Con poco olio si eseguono massaggi sulla pelle calda, in particolare sul ventre e la zona lombare. L’olio di prugnolo aiuta in convalescenza, insieme ad altri rimedi erboristici, valutati secondo la persona, può rafforzare l’organismo (reni, milza e fegato) se si soffre di allergia ai pollini in primavera.
Karin Mecozzi, erborista
karin.mecozzi@aruba.it