È Sabato Santo, parto per fare dei lavori in campagna, in furgone dal borgo medievale in cui viviamo, con le sue possenti mura e le pietre grigie. Per un attimo rimango senza fiato, mi viene incontro un VERDE talmente vivo e brillante che credo di sognare. Alberi, arbusti, erbe si rivestono di foglioline, i ciliegi profumano soavi, le gemme di biancospino piccoli pugni chiusi. Solo ora, a metà aprile, la vegetazione appare surreale nelle forme appuntite, attorcigliate, ovoidali di gemme, foglie e fiori. Con la prima pioggia esploderanno verso l’abbondanza, ma ora respiro l’incertezza di una lamina che si apre, incompiuta. Mi affido ai ritmi come sempre, naturali, e a Lui, Signore degli elementi, mio maestro Cristo Gesù. La sua discesa al centro della Terra non è vana, e la sua risurrezione è la fiamma che nutre il mio, il nostro cuore ad ogni Pasqua
Che sia Pasqua non solo domani ma sempre, orizzonte di guarigione e amore senza fine né confine. Buona Pasqua, a chi mi legge, AMOR OMNIA SUPERAT.