Pratica di Erbe / Kräuterpraxis

Pratica di Erbe / Kräuterpraxis

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Poplarbuds for ointments, following my grandmother´s recipe.

One of the very first plants for my oils and ointments is the poplar tree (Populus nigra, P. alba). ON a sunnz day, as soon as the sun has dried hedges and meadows, I start picking his buds carefully. This year we had lots of snow and the farmers have to cut down many broken branches, from poplars and other trees. So I found fresh cut branches, allover with brown and sticky buds. They smell nearly exactly like propolis, the resin produced by bees. Though, poplar buds contain precious, vegetal substances which help to disinfect and heal wounds, herpes and bruises, without taking away anything from the bee-hive.

Please remind not to collect too many buds from one branch and change plant often. Buds become leaves and flowers, so we should be careful in our crops!

 

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A DECEMBER OINTMENT WITH HEMP OIL

Today I decided that it was time to try a new oil for my ointments, a pure one, not an extract, so I choosed a top quality HEMP OIL, the perfect ingredient for a smoothing and creamy oil/wax preparation.

Took ALMOND- and OLIVEOIL as well, softly heated with the HEMP OIL, melting some beewax pieces in another pot with a tablespoon of LAVENDER Hydrosol. As soon as all ingredients got the right texture, I mixed them up adding just two drops of PROPOLIS tincture and a blend of ESSENTIAL OILS for very dry skin.

The result? You can see it on my foto above, and it is a pity that you can’t smell neither try it on your hands or lips. Because this is exactly what this nourishing potty is for: a creamy lipbalm, a natural anti-wrinkles receipe and a protetective “velum” for sensitive skin, on a windy, freezing day.

HEMP OIL is rich of essential fatty acids and provides your skin with helpful nutrients. Its light green colour and resinous fragrance change slightly in this ointment, but the warm “earthy” character remains and the essential oil blend makes it mild and comfortable for every age. For this little experiment I tried essential oils of LAVENDER + BAY + YLANG YLANG + TANGERINE, all in organic quality, of course. I am sure, you would enjoy it! So have a peaceful Advent season and … please let me know me about your herbal potions in this period of the year,

Karin

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E’ tempo di oleoliti ossia di macerazioni di parti attive di piante medicinali in solventi grassi (oli). Uno degli oleoliti più importanti, con droghe raccolte in giugno, è ACHILLEA MILLEFOLIUM L. summitates com floribus.

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 Zeit für Ölauszüge , ich sammle die aktiven Teile von Heilpflanzen und Kräutern und mazeriere in fettem Öl. Einer der für mich wichtigsten Ölauszüge ist das SCHAFGARBENÖL, aus Blüten mit einem kurzen Teil an Stängeln und kleinen Blättern.

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Nuovi raccolti, finalmente ho essiccato del biancospino fresco: amo l’infuso alla sera mescolato a tiglio e una scorzetta di arancio.

Crataegus 2016

Crataegus monogyna L., sommità fiorite

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Primula vulgaris L.

Estrazione acquosa e preparazione di “Sciroppo di primula” – Ernte, wässriger Auszug und Herstellung von “Primelsirup”

Primule….

“Verso i primi di marzo nei boschi di latifoglie dell’Appennino e delle Prealpi perdurano i colori scuri dell’inverno, i toni rigorosi del grigio e del marrone bruciato. Alberi e Arbusti sono spogli, l’aria è impregnata dall’odore della terra umida e delle foglie che si decompongono. La rinascita del regno vegetale non è ancora palese ma avventurandoci nel sottobosco il suolo si illumina di centinaia di punti di luce sulfurea: le PRIMULE spuntano dalla terra ancora addormentata con la freschezza e l’energia delle forze dell’Ariete. Le foglie oblunghe hanno una nervatura centrale chiara, sono ricche d’acqua e croccanti al gusto (sono ottime nelle insalate miste primaverili, stacchiamole con cautela per non danneggiare la rosetta!). L’infiorescenza della PRIMULA VULGARIS è saldamente attaccata al suolo e alla rosetta fogliare quasi sbocciasse dalla radice. Lo stelo della PRIMULA VERIS (o officinalis) si stacca invece dalla rosetta innalzandosi e raggiungendo dai 10 ai 20 cm. E’ la varietà che predilige prati umidi e pascoli ma è ormai rara e in alcune regioni è specie protetta. I fiori a campana di un bel giallo acceso sono riuniti a gruppi. Colpisce il gesto dell’infiorescenza: una parte di fiori guarda in alto verso il sole primaverile, l’altra si china verso il basso, la terra scura e ricca di sali minerali. Sia questo gesto, sia l’arrangiamento delle foglie a lemniscata esprimono le forze della stagione di mezzo, della primavera. Scandiscono il ritmo che accompagna il vivente nel passaggio dal sonno invernale alla produttività estiva. (…)

Le primule agiscono sugli organi del sistema ritmico: cuore e polmoni. Primula veris contiene acido salicilico nella radice, una sostanza che troviamo nelle piante come il salice, la filipendula e la betulla che crescono in ambienti umidi e freschi e nella parte superiore, nelle infiorescenze e nelle fronde esprimono la volontà di accogliere le forze di luce ed aria Le saponine, un altro principio attivo delle primule, sono sostanze “mercuriali” che portano l’ossigeno nell’elemento liquido, favoriscono i processi metabolici e hanno una forte azione espettorante. Come ulteriori sostanze portatrici di luce e vivificanti sono presenti il carotene che dà ai fiori quel giallo intenso, la vitamina C, fenoli e flavonoidi. Nella tradizione popolare si usano i fiori per tisane calmanti, contro l’emicrania e le vertigini. Si prepara un vino medicato come tonico primaverile.”

Karin Mecozzi

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La famiglia delle Lamiaceae assimila il calore, lo concentra come essenza nelle singole specie. Sono tutte piante ricche di oli essenziali, resine e cere che si concentrano nelle foglie. Le lamine fogliari possono apparire lineari (timo) o anche ampie (melissa). Più piccola e raccolta è la foglia, più concentrato è l’aroma. (P. Kühne).

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Rosmarinus officinalis L. (S. Maria della Cellla, PU marzo 2016)