Alla fine dell’estate, la natura ci offre uno dei più misteriosi e potenti doni: i semi delle piante. I semi concentrano la luce, il calore, la vitalità di una specie e la forza di crescita di un’intera primavera e estate. Chiudono un anno vegetale e promettono nuova vita.
Strato dopo strato, il seme cresce nel germoglio del frutto, è legnoso o liscio, grande come una capocchia di spillo o un uovo, rotondo e liscio o gibboso, asimmetrico. Alcuni semi sono profumati se strofinati, altri contengono preziosi oli alimentari (oliva, mandorla, nocciola, mais, ecc.), cosmetici (avocado, noccioli di albicocca), medicinali (olivello spinoso, semi di borragine, cumino nero).
I semi sono l’espressione di ciò che è stato compiuto, che è stato arrotondato ma, allo stesso tempo, ospitano un nuovo germe.
In autunno si raccolgono i semi delle piante, si selezionano, si immagazzinano le scorte e si seminano i semi di cereali per il nuovo anno. Mentre le giornate si accorciano, le foglie e i fiori svaniscono e le erbe si seccano, innumerevoli semi rimangono nel terreno. Chi vive in campagna ha la fortuna di potersi adattare al cambiamento che avviene nelle persone e nella natura a novembre. Giorno dopo giorno, si nota come la vita sembra ritirarsi e le cose diventano più silenziose nella natura. Tra l’elemento Terra e Acqua, che governano questa stagione, l’organismo può dare segnali di disturbo. Può succedere, allora, che si diventa rapidamente stanchi, che la digestione rallenti e che le difese si abbassino. Non si è “malati” ma vale la pena di prestare attenzione ai segnali del corpo e dell’anima. Spesso è utile modificare l’alimentazione, fare più pause e dedicare un po’ di tempo alla contemplazione della natura per armonizzarsi con i ritmi cosmici e terrestri.
All’inizio dell’autunno, i semi delle piante medicinali sono un aiuto particolarmente prezioso. Rispetto agli altri semi di piante, sono caratterizzati da una grande resistenza: molti semi di piante medicinali devono essere messi a bagno, scarificati o congelati prima della semina per poter germogliare. I semi di piante ombrellifere come il cumino, il finocchio, il coriandolo, l’anice e il cumino nero contengono oli essenziali che aiutano a digerire, alleviano la flatulenza e le coliche intestinali e agiscono anche egregiamente sull’apparato respiratorio, calmando la tosse e il catarro.
In autunno si può preparare un infuso aromatico con i semi di varie piante: ha un effetto benefico sulla digestione e sulla respirazione, è generalmente tonificante e aumenta le difese dell’organismo:
Prepara una miscela di 20 g di semi di finocchio, 20 g di semi di anice, 10 g di galbuli di ginepro, 20 g di semi di rosa canina, 20 baccelli di cardamomo (leggermente aperti), grattugia sulla miscela 2 pizzichi di noce moscata, mescola bene e conserva la miscela in un contenitore di vetro ermetico per non più di 2 mesi, altrimenti gli oli essenziali evaporano. Per 2 tazze, contundi un cucchiaio di miscela in un mortaio e infondi in 400 ml di acqua bollente per 10 minuti. Addolcisci con miele di fiori e sorseggia lentamente, soprattutto a San Martino (11 novembre).
Karin Mecozzi Erborista
Il testo è tratto dal mio articolo in tedesco nel periodico “Ernährungsrundbrief” a cura dell’Istituto di Ricerca e formazione Arbeitskreis für Ernährungsforschung, Bad Vilbel DE, che ringrazio.