Sacre a Venere, mela e pera cotogna

Le cotogne maturano in ottobre su piccoli alberi dal tronco eretto e la corteccia liscia e bruna. Spesso cadono a terra troppo presto per il loro peso. I pomi del cotogno (Cydonia oblonga), a forma di mela o pera, sono asimmetrici, bitorzoluti e ricoperti da soffice peluria e non sono commestibili crudi. Emanano  un profumo buonissimo che ricorda le mele antiche, la vaniglia e le rose. Un tempo si raccoglievano e si avvolgevano nella carta velina, una ad una, e si conservavano per tutto l’inverno.

Il cotogno è una pianta cosiddetta “archeofita”, di origini remote, giunta in Italia secoli fa dall’Asia. Molti nomi di paesi e città, ad esempio Codogno e Cotignola, derivano dal cotogno e portano nello stemma l’immagine dei pomi sacri a Venere.

Nelle Marche, nell’Appennino centrale, trovo spesso alberelli di cotogne abbandonati, nei pressi di casolari diroccati. Mi capitò di trovarne uno a 900 metri di altitudine, nell’orto di una pieve abbbandonata nel Montefeltro. I suoi frutti erano perfettamente sani, e nessuno li raccoglieva. Ne presi alcuni, e mi dispiace ancora oggi di non aver tenuto i semi: la polpa era rosata, la buccia sottile, l’aroma dei pomi ineguagliabile, soave e allo stesso tempo antico.

Molte sono le ricette con la mela o la pera cotogna, i tutta Europa. Dolce, nutriente e amabile, si usava per marmellate, conserve, gelatine, sciroppi e salse. La cotognata è una ricetta tipica di Lodi, una dolce gelatina preparata con i frutti, ricchi di zuccheri e pectina.

Dal punto di vista fitoterapico, la polpa cotta di cotogne ha ottime proprietà per il benessere: lenisce gli stati infiammatori del tratto gastrointestinale, combatte i parassiti ed è un blando lassativo, adatto soprattutto ai bambini e alle persone anziane. E’ importante cuocerla insieme a buccia e semi per estrarne la pectina e i sali minerali; la composta di mele e mele cotogne tonifica l’apparato digestivo ed è ottima, condita con un pizzico di cannella in polvere a fine cottura e scorza di limone siciliano grattuggiata fresca.

La polpa cotta di cotogna è perfetta per la pelle del viso, una “maschera” per addolcire le prime rughe e ridare colore all’incarnato. Si stende tiepida, si lascia agire una decina di minuti e si risciacqua con acqua calda. Da ripetere quando si vuole, per noi donne la mela o la pera cotogna è una alleata delicata e solare, come i pomi d’oro nei miti, un dono degli Dei. Anzi, delle Dee!

 

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